Linda Lorenzi
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Linda Lorenzi, pseudonimo di Anna Chetta (1960 – vivente), showgirl, illusionista ed ex modella italiana.
Citazioni di Linda Lorenzi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
glianni80.com, 31 marzo 2021.
- Mi manca la bella tv fatta dai grandi personaggi e dai piccoli che attraverso la gavetta cercavano di crescere artisticamente. Non disprezzo nulla di quegli anni. [...] una decade che merita di non essere dimenticata. I film, la musica, la tv e la moda hanno segnato positivamente gli anni 80.
- [«La tua carriera è iniziata nella magia, insieme al mitico Tony Binarelli [...]»] A Tony Binarelli non piaceva il solito ruolo dell'assistente che veniva segata in due o che si limitava a sorridere e a passare gli oggetti di scena. Fu così che fece di me la prima donna mago italiana.
- In tv da diversi anni non c'è più spazio per personaggi come me, dal palinsesto sono spariti tante piccole produzioni, i grandi show, le sit-com e tutti quei programmi dove tante figure artistiche trovavano collocazione. Penso anche alle ballerine, agli attori non di prima grandezza, vallette che crescevano e diventavano conduttrici, insomma la tv offriva di più.
- [«Cosa ne pensi dei vari personaggi degli anni 80 che partecipano a reality o show canori per cercare di tornare alla ribalta?»] Credo che possano ridare un po' di visibilità a personaggi che sono fuori dalla tv da tempo ma che ahimè dura per un anno. Al prossimo reality altro giro altra corsa. Nessuno dei ripescati dal passato è stato rimesso in tv con un programma, almeno tra quelli del mio periodo. Diciamo che l'illusione e la speranza che si possa rientrare si scontra con la realtà che invece delude.
Intervista di Roberta Scorranese, corriere.it, 25 luglio 2023.
- [«Origini pugliesi, cresciuta a Castelnuovo Scrivia. Mamma casalinga e papà operaio. Com'è arrivata la tv?»] Con Ettore Andenna, che molti ricorderanno. Lui faceva La bustarella, trasmissione di Antenna 3 Lombardia. Metteva in competizione delle città del Nord e quando arrivò il turno della mia città, io vinsi come Miss. Lui mi volle anche nella sua trasmissione Settimo Round. Io ero giunta alla terza media e poi mi ero messa a lavorare. Prima come parrucchiera, poi in un calzaturificio. La tv in casa era da guardare e basta, non "da fare", papà non la vedeva bene.
- [«Come capitò Il pranzo è servito?»] Corrado mi aveva notata e mi chiese di affiancarlo. Così si materializzò la popolarità vera. Lui era un uomo difficile ma di grande educazione, rispettava tutti. Mai uno sguardo fuori posto, al massimo battute sarcastiche. Una volta allungai i capelli con le extension e lui mi disse: "Linda, ma che concime te sei messa in testa?". [...] anni dopo, Silvio Berlusconi mi confessò che a scegliermi era stato Pier Silvio, all'epoca poco più di un bambino. A colpirlo, disse il dottor Berlusconi, era stata la mia grande umanità. Quel giorno al provino avevo la febbre, forse l'ho impietosito!
- Mi proposero 200 milioni di vecchie lire per fare i fotoromanzi porno. Dissi di no. [«Però accettò un nudo integrale su Playboy»] Prima mi accertai che non ci fossero pose particolarmente volgari. Quindi Tony [Binarelli] mi rassicurò dicendo che le foto le avrebbe scattate suo fratello Alessandro, peraltro con uno pseudonimo poiché all'epoca collaborava con Famiglia Cristiana. Quindi lo dissi a papà, qualche giorno prima che il servizio uscisse. Fece una scenata tremenda, temeva il giudizio del paese. Poi gli lasciai la copia sul tavolo ma si rifiutò di sfogliarla. Anzi, per dirla tutta, quando vedeva me in televisione cambiava canale. Altri tempi.
- Io, nel corso degli anni, avevo studiato dizione, portamento. Volevo qualcosa di più. E pensare che l'occasione della vita me la sono lasciata scappare con leggerezza imperdonabile. [«Racconti»] Un giorno mi chiamò una donna presentandosi come l'assistente di Federico Fellini. "Il maestro desidera incontrarla". Non era uno scherzo. Raggiunsi Fellini a Cinecittà e trascorremmo due ore abbondanti nella sua roulotte a parlare di magia. Lui era interessato a questi temi e mi invitò a partecipare ai casting, imminenti in quei mesi, del suo film La nave va. Io ci riflettei a lungo e mi dissi: non ho mai fatto cinema, sarei una macchietta. E così non partecipai. Tony Binarelli mi rimproverò, dicendo che il maestro avrebbe certamente trovato un ruolo anche per me. Pazienza.
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