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Luca Vettori

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Luca Vettori (2013)

Luca Vettori (1991 – vivente), ex pallavolista italiano.

Citazioni di Luca Vettori

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Citazioni in ordine temporale.

  • Non ho mai avuto particolare passione per la pallavolo, né per lo sport in generale. Ho imparato ad apprezzarne i valori, le situazioni, le atmosfere. Tutt'oggi costruisco il modo di vedere questo mio lavoro, che considero una meravigliosa occasione, e ne apprendo con entusiasmo luci ed ombre.[1]
  • [«Ci sono differenze tra il Luca giocatore e il Luca fuori dal campo?»] Tento di rimanere me stesso in ogni situazione che vivo, piuttosto quieto, attento. Se capita di cogliere differenze nel mio essere atleta è perché il gioco necessita concentrazione ed entusiasmo. Difficile rispondere io stesso a questa domanda, sono le persone che mi conoscono davvero che hanno chiaro questo raffronto.[1]
  • Farò una piccola rivelazione impopolare [...]. Quando cantavo l'Inno di Mameli, prima delle partite, tutti in fila abbracciati, tra me e me, baravo. Fin dai primi anni di Nazionale, ho iniziato nell'ultima strofa a far cadere una T. Ammutolivo una T. Siam pronti all'amor-e, l'Italia chiamò. Era un gioco un po' brigante, per cui provavo a trasformare in azioni le parole che pronunciavo. E preferivo visualizzare le azioni trasformate dell'amore piuttosto che quelle della morte.[2]
  • [«Cosa le ha insegnato lo sport?»] A ragionare in un contesto di squadra, a mettersi nei panni dell'altro, a tenere le antenne costantemente dritte, a gestire le emozioni. E poi a confrontarmi, a dialogare con i giovani, trasferendo loro quei valori che io stesso avevo appreso, andando oltre la dimensione sportiva.[3]
  • Siamo cittadini e non solo sportivi. Chi fa sport ad alti livelli deve conoscere la vita fuori. Il mondo dello sport dovrebbe essere sollecitato al suo interno ad aiutare gli atleti a coltivare la cultura in senso lato, a considerare lo studio e l'impegno sociale come necessari e fruttuosi e non come una distrazione. Altrimenti poi quando smetti diventa problematico inserirsi nella società. Ogni atleta dovrebbe sfruttare al meglio il proprio tempo e incoraggerò colleghi e colleghe a farlo. Tra l'altro leggere, informarsi e studiare serve anche alla stessa attività agonistica. Se leggi un libro sviluppi anche l'attenzione e la capacità ricettiva che poi ti serve in campo.[4]

Chiara Mastrosani, oasport.it, 23 ottobre 2013.

  • Indubbiamente quando giochi per la Nazionale lo spirito di gruppo lo si avverte maggiormente perché senti di rappresentare qualcosa di più grande. Esiste una direzione condivisa che è il vincere. Il fatto stesso di rendersi disponibili a continui cambi di ruolo per una vittoria di squadra contribuisce a rafforzare questo senso di unità con i compagni. [...] Credo che questo non sia un tratto esclusivo della pallavolo ma riguardi piuttosto qualunque settore in cui si agisce in funzione di una meta comune.
  • La pallavolo è uno sport particolare da giocare ed è difficile dire cosa accada nel singolo giocatore quando, ad esempio, nella prima parte della partita non riesce a mettere a segno una palla per poi all’improvviso riprendersi, quasi inspiegabilmente. Non credo ci sia una formula, si tratta piuttosto di allenare costantemente la concentrazione così da arrivare alla partita con la tranquillità mentale di chi confida nelle proprie capacità e una fiducia verso i compagni tale da non permettere che il singolo errore o una brutta partenza incidano sull’intero match.
  • [«Qual è il modo migliore per smaltire una sconfitta e in che misura questa può divenire formativa e incidere positivamente in vista di un obiettivo futuro?»] La chiave sta nello staccare la spina, studiare la situazione, rimboccarsi le maniche per poi rimettersi in gioco. Il fallimento in questo modo consente di trovare le proprie lacune e di conseguenza permette di migliorare.
  • [...] da pallavolista, sento di avere un certo orgoglio nel dire che sì, nel volley è così, esiste una correttezza che si forma a partire dal rispetto che c'è tra i giocatori, tra giocatori e società e di conseguenza tra giocatori e tifosi. Inoltre nella pallavolo c'è un clima più familiare che non permette di creare seri antagonismi contro giocatori di una squadra avversaria. Per questi motivi credo che, dal punto di vista educativo, la pallavolo abbia uno spiraglio in più rispetto al calcio e che possa fungere da paradigma per quanto riguarda appunto la correttezza.

Citazioni su Luca Vettori

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  • Un atleta pazzesco, ma prima di tutto un ragazzo di un'intelligenza difficile perfino da descrivere. (Mauro Berruto)

Note

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  1. a b Dall'intervista di Chiara Belcastro, Vettori: "Il volley? Mai avuto grande passione", intervistasportiva.com, 10 dicembre 2014.
  2. Da un post sul profilo ufficiale facebook.com, 7 agosto 2023.
  3. Dall'intervista di Vittorio Rotolo, La «nuova vita» di Luca Vettori: «Le mie azioni governate dall'amore, voglio dare forma ad altri sogni», 11 agosto 2023.
  4. Da un'intervista a Il T Quotidiano; citato in Storie – La nuova vita di Luca Vettori, eptavolley.eu, 13 agosto 2023.

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