Luciano Chiarugi

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Luciano Chiarugi con la maglia del Milan, campionato 1972-73

Luciano Chiarugi (1947 – vivente), ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Citazioni di Luciano Chiarugi[modifica]

  • Nella squadra viola dribblavo tutti: i compagni magari dicevano che ero egoista, ma ai tifosi piacevo così. Giocavo d’istinto, in campo mi sembrava di essere solo. Mi ordinarono di stare più arretrato, obbedii. Ma non era il mio gioco, in certe partite quasi non mi si vedeva. Mi sentivo come prigioniero. Magari arrivava qualche fischio ed io morivo di rabbia: mica potevo gridare al pubblico che non era colpa mia, che era colpa di chi mi impediva di fare ciò che volevo. Dovevo accusare Liedholm, o Pesaola? Stavo zitto, e mandavo giù il rospo.[1]
  • Quando mi girava le partite potevo vincerle da solo, ma quando non mi girava potevo perderle da solo.[2]

Citazioni su Luciano Chiarugi[modifica]

  • Quando Chiarugi arrivò da noi era già famoso come calciatore e come personaggio. Aveva, però, quella sicurezza nei suoi mezzi che a lungo andare può benissimo venir scambiata con la presunzione. Il suo gioco era spesso vincente, impensabile tuttavia un suo dialogo con i compagni. Così cercai d’inserirlo in un contesto meno individualista e più collettivo, limando i tunnel e la sua ricerca del numero per far divertire la platea. Ho solo tentato, però, perché un Chiarugi o lo si ripudia, oppure lo si accetta in blocco. Con lui non esistono mezze misure. (Nereo Rocco)

Note[modifica]

  1. Citato in Chiarugi Luciano: Cavallo Pazzo, storiedicalcio.altervista.org.
  2. Citato in Ponsacchini nel pallone, intervista a Chiarugi: "Mai sarei andato via dai viola", gonews.it, 8 gennaio 2018.

Altri progetti[modifica]