Luigi Ricci

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Luigi Ricci in un ritratto di Vincenzo Roscioni (1840 circa)

Luigi Ricci (1805 – 1859), compositore italiano.

Citazioni su Luigi Ricci[modifica]

  • Luigi Ricci sortì dalla natura la scintilla del genio; essa traspare da tutte le Opere sue, che in tutte avvi del proprio e dell'originalità nel fare. Il solo difetto che gli si potrebbe rimproverare, sarebbe quello d'aver posta talvolta poca cura nelle sue composizioni, per la qual cosa alcune di esse, trascurate, e non limate dall'arte ch'egli conosceva, sentono piuttosto dell'abbozzo, ed offrono di che dire al critico. (Francesco Regli)
  • Senza Luigi Ricci, senza i suoi canti vivaci e piacevoli, senza i suoi popolari motivi che in ogni angolo d'Italia si ripetono, la nostra Opera buffa sarebbe morta da gran tempo, o per lo meno, non avrebbe avuto ancora lucidi intervalli e splendidi trionfi. (Francesco Regli)
  • Senza rinunziare allo scherzevole e giocoso, che era il suo punto culminante, il Ricci [nella Chiara di Rosemberg, al Teatro alla Scala, nel 1831] volle superare se stesso nel patetico e nel passionato: il riso ed il pianto si alternano e vincono il cuore, e profonda scienza si ammira nei pezzi d'insieme e concertali. Ricci, acclamato dal principio alla fine della rappresentazione, avvertì che quei numerosi festeggiamenti erano veri e spontanei. Né solamente gli aristocratici ed i ricchi lo festeggiavano, ma l'intero popolo Milanese faceva il suo meglio per rendere caro a lui quel soggiorno. (Francesco Florimo)
  • Uno stile proprio dobbiamo anche riconoscere per le opere buffe in Luigi Ricci, che seppe dare nuove e graziose forme ai finali, del pari che a tutti i pezzi d'insieme, e specialmente poi per l'andamento de' suoi parlanti che veste di svariato e fiorito strumentale; di modo che nel genere di musica giocosa, che tanto in alto avea portato la nostra Scuola nel decorso secolo, dovea pel secolo presente ritenersi come originale. (Francesco Florimo)

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