Marco Balzano
Marco Balzano (1978 – vivente), scrittore e insegnante italiano.
Citazioni di Marco Balzano
[modifica]- La parola scuola etimologicamente vuol dire vacanza, riposo. È, quindi, un periodo di ozio (dal lavoro e dalle sue fatiche) in cui il tempo a disposizione deve essere impiegato per forgiare quegli strumenti che danno accesso alla lingua, al pensiero e, perché no, alla bellezza.[2]
Resto qui
[modifica]Non sai niente di me, eppure sai tanto perché sei mia figlia. L’odore della pelle, il calore del fiato, i nervi tesi, te li ho dati io. Dunque ti parlerò come a chi mi ha visto dentro. Saprei descriverti nei minimi particolari. Anzi, certe mattine che la neve è alta e la casa è avvolta da un silenzio che mozza il respiro mi vengono in mente nuovi dettagli. Qualche settimana fa mi sono ricordata di un piccolo neo che avevi sulla spalla e che quando ti facevo il bagno nella tinozza mi indicavi sempre. Ti ossessionava. O quel boccolo dietro l’orecchio, l’unico in quei capelli color miele.
Guardo le canoe che fendono l’acqua, le barche che sfiorano il campanile, i bagnanti che si stendono a prendere il sole. Li osservo e mi sforzo di comprendere. Nessuno può capire cosa c’è sotto le cose. Non c’è tempo per fermarsi a dolersi di quello che è stato quando non c’eravamo. Andare avanti, come diceva Ma’, è l’unica direzione concessa. Altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato. Come i pesci.
Il figlio del figlio
[modifica]Non era stato un anno facile. E non solo perché gli anni facili non esistono. La mia famiglia non riusciva a capire come mai questa storia dello studio non finisse più e non portasse a un bel niente. Pesava a mia madre e mio padre che loro figlio continuasse a studiare “senza diventare mai uomo”. Certo, perché secondo loro “diventare uomo” significa avere un lavoro. E dal momento che studiare non è un lavoro, era ovvio che io restavo ancora un ragazzo più o meno spensierato. Non un uomo.
I miei erano profondamente sicuri di questo. Era una convinzione che apparteneva a molti della loro età, e di condividere in casa la mia stanchezza, che invece era proprio quella di un uomo, non c'era alcun modo.
L'ultimo arrivato
[modifica]È apparso improvvisamente nel cortile dell'ora d'aria e lo ha attraversato come fosse una via di San Cono.[3]
Note
[modifica]- ↑
- ↑ Da La lingua italiana, tanto gentile. E così faticosa, Rep.repubblica.it, 23 giugno 2018.
- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
Bibliografia
[modifica]- Marco Balzano, Il figlio del figlio, Avagliano Editore, 2010. ISBN 9788838934919
- Marco Balzano, Resto qui, Einaudi editore, 2018. ISBN 9788858427880
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