Maria Agresta
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Maria Giovanna Agresta (1978 – vivente), soprano italiano.
«Le mie donne forti (più di quanto sembri)»
Intervista di Valerio Cappelli, Corriere della Sera, 21 novembre 2021.
- [L'opera è maschilista?] No, è un mondo magico e perfido dove tutto è possibile e impossibile. Sarà che io sono fuori da certe dinamiche, vivo i teatri quel che basta, poi stacco la spina e sono Maria.
- [E come si racconta Maria?] Sono una donna di 43 anni che come tutti ha vissuto anche dolori e sofferenze, sono divorziata, la gioia di un figlio non mi è stata concessa però sono zia di sette nipoti, sono rimasta in Svizzera dove era andato a vivere l'uomo che avevo sposato.
- [A casa assecondavano le sue passioni?] Sì, ma non volevano alimentare illusioni. Vengo da una famiglia umile e semplice di Vallo della Lucania, dove non c'erano teatri. I miei fratelli fanno chi il poliziotto, chi la fisioterapista o l'insegnante. Da piccola ascoltavo i dischi di Maria Callas. Ero una bambina silenziosa che non parlava mai, il canto era l'unico modo per mettermi in mostra evadendo dalla mia pacata serietà. Poi l'incontro con il coro parrocchiale. Cantai l'Ave Maria alle nozze di mia sorella. Finché dissero ai miei che avevo una bella voce... il Conservatorio di Salerno, a Modena con Raina Kabaivanska, che è stata fondamentale.
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