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Marinella Senatore

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Marinella Senatore (1977 – vivente), artista visuale italiana.

Citazioni di Marinella Senatore

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  • [Sul parkour] È una forma di danza che si appropria degli spazi della città. Aiuta a emanciparsi e ad abbattere le paure: per qualcuno la sfida è un salto di 5 metri, per un altro di un solo gradino, per un altro ancora uscire di casa è già un successo.[1]
  • [Sulla performance in programma con il Museum Boijmans Van Beuningen a Rotterdam] Ho scoperto che in città si parlano 135 lingue: incredibile, no? Ci siamo attivati per comunicare adeguatamente il progetto a tutti, senzatetto inclusi. Coinvolgeremo due-trecento persone, l'idea è di sfruttare il parkour, che per molti è solo una spericolata acrobazia di ragazzini mentre è un incredibile movimento di resistenza.[1]
  • L'open call è un vero e proprio atto politico. All'inizio, a New York, andavo porta a porta, anche nei quartieri più disagiati, a spiegare ciò che volevo realizzare al museo: era l'unico modo per attrarre un pubblico diverso dal medio bianco benestante e acculturato. Ho ricevuto un sacco di rifiuti, qualcuno mi ha dato un dollaro di elemosina pur di sbolognarmi, in pochi capivano. Ora sono le persone a venire da me. Avverto una spasmodica ricerca di appartenenza a una comunità.[1]
  • Nel mio atelier capita a volta che cinquanta mani diverse lavorino su una stessa tela: come in una polifonia, tutto si armonizza. La mia dimensione è l'orchestra.[1]
  • Per me l'arte non ha confini. A 19 anni ero a Roma sui set: cercavo di infilarmi sempre nei reparti di fatica, come quello della fotografia, dove trovi solo uomini a sollevare cavi su cavi. [...] Ho fatto anche le pulizie negli uffici per un certo periodo: volevo vedere i volti di chi si svegliava alle 4 del mattino per prendere il primo autobus. Come si può realizzare un'arte davvero inclusiva standosene chiusi in uno studio?[1]

Note

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  1. a b c d e Dall'intervista di Francesca Amé, Arte senza confini, Vanity Fair, 3 novembre 2021.

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