Matteo Maria Boiardo
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Matteo Maria Boiardo (1441 – 1494), poeta e letterato italiano.
Citazioni di Matteo Maria Boiardo
[modifica]- Donate al mio fallir, donne mie, pace; | Chè a tacer tanto duolo è cosa dura, | E poco ha doglia chi, dolendo, tace.[1]
- Perduto è sol chi se stesso abandona.[2]
Timone
[modifica]- Atto regale è intender la ragione. (atto II, scena I)
- Chi vuol senza giustizia governare | Si dimostra Tiranno.
- Chi vuole aver soggetti, che obbediscano, | Convien, che prima sappia comandare.
- La roba non fa mai l'uomo beato. (atto IV, scena VI)
Orlando innamorato
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Signori e cavallier che ve adunati
Per odir cose dilettose e nove,
Stati attenti e quïeti, ed ascoltati
La bella istoria che 'l mio canto muove;
E vedereti i gesti smisurati,
L'alta fatica e le mirabil prove
Che fece il franco Orlando per amore
Nel tempo del re Carlo imperatore.
Citazioni
[modifica]- Ché qualunche nel mondo è più orgoglioso, | È da Amor vinto, al tutto subiugato; | Né forte braccio, né ardire animoso, | Né scudo o maglia, né brando affilato, | Né altra possanza può mai far diffesa, | Che al fin non sia da Amor battuta e presa. (I, 1)
- Se egli è alcun dio nel cel, ch'io nol so certo, | là stassi ad alto, e di qua giù non cura: | omo non è che l'abbia visto esperto, | ma la vil gente crede per paura. | Io de mia fede vi ragiono aperto | che solo il mio bon brando e l'armatura | e la maza ch'io porto, e 'l destrier mio | e l'animo ch'io ho, sono il mio dio. (II, III, 22)
- Più fatica è tacer, che parlare; | quantunque alle ignoranti genti stolte | strana proposta questa forse pare. – Canto XII. I. p. 160 (1768)
- La verità è bella, né per tema | si debba mai tacer, né per vergogna. – Canto XX. II. p. 353 (1781)
MATTHEI MARIAE Boiardi Co. Scandiani Poetae Clarissimi Amor[um] Liber Primus.
Amor che me scaldaua: al suo bel sole
Nel dolce te[m]po de mia æta fiorita
Aripe[n]sare a[n]chora hoggi me i[n]uita:
Quel che alhora mi piaq[ue]: hora mi dole
Cossi racolto ho cio chel pe[n]sier fole
Mecho parlaua a lamorosa uita
Quando con uoce hor leta hor sbigottita
Formaua sospirando le parole.
Note
[modifica]- ↑ Da Sonetto LXXX; in Sonetti e canzone, Soc. tip. dei classici italiani, Milano, 1845, p. 135.
- ↑ Da Pastorale 1, v. 99; in Le poesie volgari e latine di Matteo Maria Boiardo, a cura di Angelo Solerti, Romagnoli-dall'Acqua, Bologna, 1894, p. 264.
Bibliografia
[modifica]- Matteo Maria Boiardo, Amorum libri, Francesco Mazzali, Reggio Emilia, 1499.
- Matteo Maria Boiardo, Orlando innamorato, a cura di Aldo Scaglione, UTET, 1984. ISBN 8802018774
Altri progetti
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Opere
[modifica]Orlando innamorato (1495)