Maura Del Serra

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Maura Del Serra (1948 – vivente), poetessa, drammaturga, traduttrice e critica letteraria italiana.

«Mantenersi fedeli alla propria vocazione e all'onestà intellettuale, senza cedere alle lusinghe di un facile successo massmediatico»

Intervista di Nuria Kanzian, petiteplaisance.it, 27 novembre 2015.

  • [Quali sono i principali problemi che si incontrano nella traduzione e come risolverli?] Caratteristica fondamentale ne è appunto la sintonia, l'empatia con l'autore tradotto, nel senso che sia lui/lei a "sceglierti" come "pontifex" verso la tua lingua madre; i molti e complessi problemi tecnici si possono condensare nello sforzo di raggiungere una ossimorica "fedeltà infedele", cioè nella capacità di restituire il senso e il ritmo profondo dell'originale trasponendolo in uno parallelo.
  • [Cosa consiglierebbe a un giovane critico letterario per affermarsi oggi?] Più che consigliare, auguro a un giovane studioso (critico o scrittore) di mantenersi fedele alla propria vocazione (parola insostituibile) e all'onestà intellettuale, senza cedere alle lusinghe di un facile successo massmediatico o alla rassicurante ma snaturante appartenenza a consorterie di potere. Per fortuna – come rovescio della medaglia – gli strumenti informatici attuali consentono anche ad autori "fuori dal coro" di far sentire la loro voce.
  • [Come è riuscita a conciliare lavoro e famiglia e a costo di quali rinunce?] È una domanda ancora inevitabile, topica, rivolta all'"altra metà del cielo" impegnata nella creazione artistica. La conciliazione mi ha richiesto ovviamente il massimo impegno e l'uso della nota capacità "simultanea" femminile. Fortunatamente non mi appartiene l'idea di "tempo libero" o mondano, perciò le rinunce (viaggi o "presenzialismi", specie quando mia figlia era piccola) sono state accettabili, e ampiamente compensate in seguito.

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