Miriam Candurro

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Miriam Candurro nel 2017

Miriam Candurro (1980 – vivente), attrice italiana.

Citazioni di Miriam Candurro[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Il futuro nel mondo dello spettacolo e della TV [in Italia], lo vedo sempre più un divario enorme tra l'aspetto Artistico (con la A maiuscola), intesi come Artisti che hanno studiato per fare quello che fanno e che ancora studiano... che non si sentono mai arrivati. Dall'altro lato, un gran numero di persone che si trovano per caso in questo determinato ambiente e fortunatamente "durano poco", nel senso che le parabole delle persone che si improvvisano attori, o personaggi dello spettacolo senza un background, restano delle "stelle cadenti di passaggio". Astri che nascono e muoiono e fanno un percorso nel cielo dello star system molto breve. Io credo che i veri Artisti sono quelli che lasciano un segno ed arrivano ad un certo livello con il tempo, continuando a lavorare su se stessi e per il proprio lavoro in maniera coscienziosa. Il gossip ti da la notorietà di una settimana e chi vuole fare l'Artista non lo fa per notorietà, ma perché ne sente il bisogno per potersi esprimere attraverso l'arte. Quindi è tutta un'altra cosa.[1]
  • [«Attrice o scrittrice? Quali sono le differenze e quale dei due mestieri metteresti al primo posto?»] Sicuramente l'attrice è al primo posto perché è il mio lavoro "ufficiale". Con questo lavoro uso il mio corpo e le mie espressioni per emozionare chi mi guarda. Come scrittrice faccio la stessa cosa, cerco di emozionare ma con le parole, lasciando molta più libertà a chi legge di immaginare i volti, i luoghi e di rendere quella storia che racconto anche un po' "sua".[2]
  • La carriera di attrice è arrivata per caso. Ho sostenuto il provino per un film. Si trattava di un piccolo ruolo. I registi tuttavia devono aver notato qualcosa tanto che mi vollero rivedere per poi affidarmi il ruolo della protagonista. Non ho creduto molto a questo lavoro nonostante il ruolo che mi ha fruttato anche dei premi anzi io pensavo che la favola sarebbe finita presto e invece la carriera è proseguita fino ad oggi [...]. La passione per la letteratura invece mi ha accompagnato da sempre ed il romanzo non è che la naturale conseguenza del percorso di studi che ho fatto.[3]
  • Io sono sempre in prima linea contro la violenza sulle donne, specialmente contro la violenza psicologica, spesso sottovalutata perché è meno visibile non lasciando segni addosso. Purtroppo le ferite di questa violenza subdola sono enormi sia nell'anima e nella testa e ciò che è peggio spesso davvero insanabili. La persona che subisce violenza psicologica si spegne piano piano e ciò è devastante e drammaticamente irreversibile. È incredibile come donne assolutamente insospettabili siano vittime di violenza psicologica e la battaglia più dura da combattere è proprio quella contro la negazione delle vittime stesse. Io sono e sarò sempre a favore della comunicazione per contrastare ogni tipo di violenza e soprattutto al fine di prendere dei provvedimenti veramente adeguati, anche se non è semplice.[3]

Voglio dar voce alle donne reali

Intervista di Anna Chiara Delle Donne, farmaciafascie.it.

  • Amo la montagna e cerco di rilassarmi, staccando il cellulare anche perché in posti così belli la linea non sempre prende! È bello concedersi una pausa dal mondo virtuale. Non bisogna essere reperibili e online ventiquattro ore su ventiquattro. Non fa bene alla nostra salute e non è credibile. Ci sono giorni in cui fa bene non dire nulla e non pubblicare per forza qualcosa.
  • Continuo ad essere felice di interpretare donne reali e comuni. Calarsi nei panni di persone così vere ti fa essere vicina a dinamiche comuni, che tutti noi viviamo nella vita quotidiana. Spero di poter raccontare le donne che non vengono illuminate dalla giusta luce e soprattutto quelle donne che lavorano e portano avanti la propria famiglia, nonostante mille fatiche e difficoltà. Voglio raccontare le figure femminili, che non vengono sostenute dalla società, come, invece, accade in altri posti del mondo.
  • I miei genitori mi hanno sempre insegnato a ricercare una bellezza interiore. Non ho mai dato importanza alla perfezione e non mi importa di risultare sempre perfetta e impeccabile. Anche ai miei bambini cerco di insegnare tutto ciò. Per esempio, quando compriamo qualcosa insieme, cerco di far capire loro che è importante che scelgano le cose che a loro piacciono di più e non per assomigliare agli altri. L’importante è ciò che pensano e che hanno dentro. Spero che entrambi siano sempre coerenti con ciò in cui credono e in ciò che vogliono essere. Non voglio che vivano pensando a quello che il mondo decide per loro. Bisogna pensare alle proprie idee ed ai propri sentimenti. Ogni bambino ha bisogno di tempo, attenzione e cura. Il tempo è necessario per creare la propria unicità, l’abito che più gli si addice.
  • Quando recito, mi immergo totalmente in un personaggio e lo faccio muovere in maniera coerente a ciò che penso possa essere il suo percorso. Anche nella scrittura cerco di fare così. Invento un personaggio e, quando lo scrivo, cerco di interpretarlo nella mia testa. La differenza è che rendo vivi i personaggi attraverso un racconto e non attraverso i miei gesti, come accade quando recito. Le storie, che racconto, parlano della nostra quotidianità ed è bello che le persone possano leggerle e identificarsi in esse. Scrivere mi fa vivere una vita bellissima parallela. È molto bello vedere 'quasi dall’alto' i personaggi muoversi e agire.

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Francesco Russo, Miriam Candurro: essere Artisti significa "lasciare un segno", lagazzettadellospettacolo.it, 14 novembre 2019.
  2. Da Massimiliano Orestano Junior Cristarella, Intervista esclusiva a Miriam Candurro: «Spero che tutto questo finisca il prima possibile», sbircialanotizia.it, 17 novembre 2020.
  3. a b Dall'intervista di Roberta Beta, Il noir tormentato e romantico di Miriam Candurro, ilgiornaleoff.it, 29 novembre 2022.

Filmografia[modifica]

Serie televisive[modifica]

Altri progetti[modifica]