Nando Pagnoncelli

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Nando Pagnoncelli nel 2013

Ferdinando Pagnoncelli, detto Nando (1956 – vivente), sondaggista, dirigente d'azienda e accademico italiano.

«Consensi elettorali volatili, l’io vince sul noi»

Intervista di Paolo Viana, avvenire.it, 27 settembre 2022.

  • Se rileggiamo la ricerca fatta in maggio per il festival dell'economia di Torino, scopriamo che la stragrande maggioranza dei cittadini si sente titolare di un merito non riconosciuto e lo esprime in modo rivendicativo: il 79% delle persone intervistate si ritenevano più brave o molto più brave degli altri, che fossero lavoratori, pensionati, casalinghe, studenti o disoccupati. O riduciamo questa frattura tra cittadino e collettività o ci rassegniamo ad astensionismo e mobilità elettorale.
  • Siamo un Paese – ce lo dicono le serie storiche dei risultati elettorali di trent'anni – che attraversa fasi di innamoramento e disaffezione. Siamo l'unico Paese occidentale in cui le maggioranze escono sempre sconfitte dalle elezioni successive. Le pare normale che una forza politica come il M5s stravinca nel 2018 con il 32,7% e quindici mesi dopo perda 6,5 milioni di elettori scendendo al 17,1%, e la Lega, raddoppiando il consenso avuto alle politiche, trionfi alle Europee con il 34% e ora sia crollata sotto il 9%? Difficile spiegarlo. 
  • Da tempo il comportamento di voto dei cattolici va di pari passo con l'orientamento politico della maggioranza italiani: nel 2018 il più votato era il M5s tra chi andava a Messa tutte le domeniche. Nel 2019 il primo partito votato dai cattolici praticanti era la Lega. La fede come la politica è un frammento di identità che non comunica con gli altri. 

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