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Natal'ja Sergeevna Gončarova

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Natal'ja Sergeevna Gončarova nel 1910

Natal'ja Sergeevna Gončarova (1881 – 1962), pittrice, illustratrice e scenografa russa.

Cartella stampa mostra, Palazzo Strozzi, Firenze, 28 settembre 2019 – 12 gennaio 2020, palazzostrozzi.org.

  • All'inizio imparavo principalmente dagli artisti francesi contemporanei. [...] Loro mi hanno aperto gli occhi sulla grande importanza e valore dell’arte del mio paese e, per estensione, anche dell'arte orientale.
  • Amo molto la Spagna. Mi sembra che di tutti i paesi dove sono stata sia l'unica che abbia qualche forza nascosta. In questo è molto simile alla Russia. Soltanto dopo aver girato tutta l'Europa si sente chiaramente quale grande forza sia la Russia e come l'Europa si sia esaurita, come sia austera e povera.
  • Per tutta la vita ho amato la campagna, e vivo in città... Volevo andare in Oriente, sono finita in Occidente.
  • Si può comprendere la più astratta delle cose solo nelle forme che si vedono più spesso, e anche attraverso qualsiasi opera d'arte che hai visto.
  • Sono invisibile come i domestici in un dramma cinese.
  • Sono passata attraverso tutto ciò che poteva offrire l'Occidente fino al presente, e anche attraverso tutto quello che, partendo dall'Occidente, la mia patria ha creato. Ora mi scuoterò la polvere dai piedi e porrò le distanze tra me e l'Occidente, poiché ciò che l'Occidente significa, e che tutto uniforma, lo ritengo di scarsissimo valore e importanza: mi dirigerò verso la fonte di tutte le arti, verso l'Oriente. L'arte del mio paese è di gran lunga e incomparabilmente più profonda e significativa di ogni altra a me nota in Occidente.

Citazioni su Natal'ja Sergeevna Gončarova

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  • [...] è moscovita e l'intera sua fisionomia attesta il sangue calmucco che del resto lei non rinnega. Non si può dire che sia bella, ma non è priva di una grazia sensuale e singolare che le conquista subito la simpatia di chi l'avvicina. E in particolare per una modestia che non smentisce mai e per l'ingenuità del suo riso. (Guillaume Apollinaire)
  • Il treno entrò in stazione, si fermò. E ho visto scendere dal vagone una specie di Bécassine [personaggio di una serie a fumetti francese] in abito nero, fronte rotonda, naso rotondo, zigomi tondi, mento e labbra rotondi. Ma Bécassine, con un portamento da principessa, sulla banchina fece una riverenza come quando era stata ricevuta a corte. (Michel Georges-Michel)
  • [...] la pittrice Anna Gonciarova, giovane donna di grande ingegno, non bella, gradevolissima, alta, vestita alla diavola, indolente, silenziosa, misteriosa, russa in toto. (Ardengo Soffici)
  • Natalia Goncharova, una delle principali figure femminili delle avanguardie di primo Novecento, capace di imporsi a livello internazionale con una produzione poliedrica e originale che ha saputo unire il linguaggio della tradizione russa e le istanze del modernismo occidentale. (Arturo Galansino)
  • Questa donna trascina tutta Mosca e tutta San Pietroburgo dietro di sé; non si imita solo la sua opera, ma anche la sua personalità. È stata lei a lanciare la moda della camicia-abito, nera con il bianco, azzurra con il rosso. Ma questo non è ancora nulla: si è dipinta dei fiori sul corpo. E ben presto nobiltà e bohème uscirono in slitta con cavalli, case, elefanti, dipinti sulle gote, sulla fronte e sul collo, oppure con il viso pitturato metà di blu e metà di ocra. (Sergej Pavlovič Djagilev)

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