Nina Corradini

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Nina Corradini (2003 – vivente), ginnasta italiana.

"Violenze e umiliazioni per non farci mangiare"

roma.repubblica.it, 30 ottobre 2022.

  • Mangiavo anche sempre meno ma ogni mattina salivo sulla bilancia e non andavo bene: per due anni ho continuato a subire offese quotidiane.
  • Per le allenatrici ero solo una pedina, non c'era rapporto umano. Non mi hanno mai chiesto come stessi.
  • [Quotidianamente venivo pesata con le altre compagne,] in mutande e davanti a tutti, sempre dalla stessa allenatrice [...]: Cercavo di mettermi ultima in fila, non volevo essere presa in giro davanti alla squadra. L'allenatrice mi ripeteva ogni giorno: "Vergognati", "mangia di meno", "come fai a vederti allo specchio? Ma davvero riesci a guardarti?". Una sofferenza.
  • [...] per due anni non l'ho mai fatta [la colazione]. Ogni tanto mangiavo solo un biscotto, ovviamente di nascosto, mentre ci cambiavamo per l'allenamento. [...] Mi pesavo 15 volte al giorno. Il lassativo mi disidratava e, non mangiando, non avevo più forze. Mi ammalavo, avevo poco ferro nel mio corpo. Una volta sono svenuta a colazione, ma le allenatrici mi hanno fatto andare lo stesso in palestra, pensavano fosse una scusa.
  • Durante il mio periodo in squadra non ho mai parlato dei problemi con i miei genitori, neanche con le compagne: la competizione era molto alta, era più forte dell'amicizia. Inoltre credevo che loro stessero bene, mi sentivo quasi in colpa a stare male.
  • Io pesavo sui 55 chili [per 175 cm di altezza, ndr], ma l'allenatrice aveva sempre da ridire. Il cibo era diventato un incubo, pensavo alle conseguenze del mangiare determinati alimenti. Avevo imparato che di notte perdevo 3 etti e che un bicchiere d'acqua ne pesava 2.

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