Vai al contenuto

Ondina Valla

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Ondina Valla negli anni '40

Ondina Valla (1916 – 2006), ostacolista e velocista italiana.

Citazioni di Ondina Valla

[modifica]
  • [Semifinali dei Giochi olimpici di Berlino 1936] Le batterie le passiamo di slancio e la [Testoni ] vince la sua, io sono seconda nella mia, senza affannarmi, ed andiamo alle semifinali. Qui a me va splendidamente perché filo via con un un ritmo facile, vincendo in 11.6 eguagliando il record del mondo.[1]
  • [Finale degli 80 ostacoli ai Giochi olimpici di Berlino 1936] Sarà per quello, sarà stata la fatica di due prove in un giorno, forse per altri motivi, il fatto è che il giorno della finale avevo dolori alle gambe e non riuscivo neanche a camminare. Fu per questo, credo, che in partenza fui più lenta di tutte... ma ai 50 metri ero alla stessa linea delle altre, che precedevo al traguardo. Sapevo di aver vinto ma per averne la conferma dovetti attendere il responso fotografico della Zeiss Kamera.[1]
  • [Sulle Olimpiadi di Berlino 1936] Di Berlino rammento la grandiosità dell'apparato. Di [Hitler], invece, ho un ricordo confuso. Mi volle conoscere e stringere la mano. Mi disse qualcosa ma parlava in tedesco e io non ci capii nulla... Di quella vittoria mi rimase solo la quercia che veniva data ai vincitori. L'ho piantata a Bologna ed è cresciuta in un'aiuola vicino alla piscina coperta dello stadio.[2]
  • [Sul fotofinish ai Giochi olimpici di Berlino 1936] Ero tranquillissima perché sapevo di essere arrivata prima ed inoltre ero certa che il fotofinish non poteva deludermi: avevo più seno delle altre![1]
  • [Dopo essere diventata la prima donna italiana a vincere una medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Berlino 1936] Avevo al collo la mia Madonnina di Bologna, ecco perché ho vinto![2]
  • [In riferimento alla vittoria alle Olimpiadi di Berlino 1936 e la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles 1932] Poi non ho dimenticato le feste, il sindaco e la banda alla stazione di Bologna e il prefetto che fa trasferire il suo segretario perché aveva preparato un mazzo di fiori piuttosto mosci. Avevo vent'anni, allora, e avrei dovuto partecipare anche all'Olimpiade precedente, quella del 1932 a Los Angeles. Ma sarei stata l'unica donna della squadra di atletica e così mi dissero che avrei creato dei problemi su una nave piena di uomini. La realtà è che il Vaticano era decisamente contrario allo sport femminile.[3]
  • [Alla notizia della morte dell'amica Claudia Testoni] E' una notizia terribile, ma tutte siamo su questa strada. Pensare a [Claudia] è pensare alle cose più belle della mia vita.[2]
  • [Una volta appresa la morte dell'amica Claudia Testoni] La nostra amicizia è il più bel ricordo della mia gioventù.[4]

Citazioni su Ondina Valla

[modifica]
  • Avevo cambiato società per non subire più Ondina, ero andata a Torino, alla Venchi Unica, perché a Bologna pativo il suo carattere. Quando nello spogliatoio mi diceva "oggi sento che vinco", in un qualche modo mi sentivo già seconda. (Claudia Testoni)
  • [Finale degli 80 m ostacoli ai Giochi olimpici di Berlino 1936 in cui Valla arrivò prima e Testoni quarta] Fu l'unica volta che [Ondina] mi batté... (Claudia Testoni)

Note

[modifica]
  1. a b c Citato in Valla, la donna che non conosceva ostacoli, fidal.it, 24 marzo 2020.
  2. a b c Citato in Alberto Fabbri, Ondina Valla, rivistacontrasti.it, 4 agosto 2018.
  3. Citato in Mara Cinquepalmi, Ondina Valla, Bologna 1916 - L'Aquila 2006, enciclopediadelledonne.it, 2012 (ultimo aggiornamento nel 2023).
  4. Citato in Massimo Iaretti, Sport senza tempo, la Storia di Ondina Valla e Claudia Testoni rivali e amiche, giornalelimonte.it, 9 luglio 2023.

Voci correlate

[modifica]

Altri progetti

[modifica]