Paul Lacroix
Paul Lacroix, più conosciuto sotto gli pseudonimi di P. L. Jacob, Bibliophile, o le Bibliophile Jacob, (1806 – 1884), scrittore, giornalista, bibliotecario, poligrafo ed erudito francese.
I vecchi libri, che il profano tratta sprezzantemente da bouquins[1], fanno vivere a Parigi parecchie specie di bipedi, degni di essere osservati e descritti nei loro costumi curiosi, eccezionali e fantastici: è stata pur fatta la storia naturale dei monaci, quando c'erano i monaci![2]
Non intendo provare che la razza bouquinante[3] appartenga alla grande famiglia degli animali; dimenticherò persino l'analogia dell'odore del bouquin con quello di parecchie bestie dal piede biforcuto, e mi limiterò a dipingere dal vero gli originali così come li ho studiati passeggiando sui lungofiume e penetrando nelle loro tane.
Note
[modifica]- ↑ Non esiste il corrispettivo italiano di questo termine che si è quindi costretti a lasciare in francese. Jacob lo usa, in questo caso, nell'accezione allora comune che aveva una connotazione dispregiativa: un libro vecchio, voluminoso e sicuramente noioso. Ormai, in francese familiare, è sempre più usato semplicemente come sinonimo di libro. (N.d.T.)
- ↑ La parola è qui intesa sia nell'accezione religiosa sia in quella zoologica, ricollegandosi ironicamente al lessico linguistico proprio delle scienze naturali che l'autore si diverte a usare. È possibile, inoltre, cogliervi un riferimento alla scristianizzazione dell'epoca giacobina. (N.d.T.)
- ↑ La parola contiene la stessa radice di bouquin e del verbo bouquiner, qui: che va alla ricerca dei vecchi libri. (N.d.T.)
Bibliografia
[modifica]- Bibliophile Jacob, La mia Repubblica, traduzione di Enrico Ranucci, Biblioteca del vascello, 1993.
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