Paolo Emilio Imbriani

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Paolo Emilio Imbriani

Paolo Emilio Imbriani (1808 – 1877), giurista, politico, poeta e patriota italiano.

Discorso inaugurale del monumento innalzato a Pietro Colletta[modifica]

  • La teocrazia, seconda forma della barbarie, si pone a guida irresponsabile della società civile; si fa ordine, si proclama interprete unico di Dio e da lui investita dell'alta direzione degli interessi umani. E come gl'interessi mondani sottostanno agli spirituali, cosi la società laicale è sottoposta al grande arbitrato del pontefice. E mentre l'elemento religioso entra fra gl'interessi morali dell'umanità, che in esso s'integra; la teocrazia per contrario ne fa elemento distinto, e signore, attribuito per privilegio a solo un ordine, e per esso ed in vece sua ad un uomo, ed avente carattere giuridico, e destituisce l'umanità della propria direzione e della propria autonomia, condannandola a perpetua, superba ed estranea tutela. (p. 5)
  • [...] il Colletta mostrò, che a qualunque parte dell'attività umana egli si volgesse, lasciava tracce di animo perseverante e di mente alacre. Nell'amministratore, nell'uomo di guerra, potevi scorgere lo storico futuro. Io non obblierò mai, come egli me presente, tornava spesso col pensiero dalla stanza del suo esiglio a quei tempi della sua amministrazione, e rimpiangeva di non aver nell'argomento della scuola primaria avvisato l'importanza della istruzione femminile verso la maschile, e della scuola primaria verso la secondaria. (p. 18)
  • Il Colletta volle essere scrittore nella nobile lingua d'Italia; e scrittore divenne per quella forza di volontà che gli facea sempre conseguir lo scopo. Ma il volere utile è de' forti, e forte era l'intelligenza del Colletta. Il suo stile molto acquistò dallo studio; ma la efficacia e l'evidenza maggiore gli venne dalla retta concezion del subbietto. Chi è robusto pensatore, è buono scrittore. (p. 22)

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