Paolo Giacometti
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Paolo Giacometti (1816 – 1882), drammaturgo italiano.
Don Fernando e Agata.
Fernando Dunque mi avete riconosciuto subito?
Agata Subito: come si possono dimenticare le fattezze di un giovane, quando lo si è allattato?
Fernando Dite piuttosto che aveva quindici anni, almeno, allora che l'abate, mio zio, mi mandò in Catania agli studi, per cui...
Agata Ma da quell'epoca molto tempo è trascorso. Non vedete, don Fernando mio, come mi sono invecchiata? Voi, all'incontro, siete sempre giovane.
Fernando È forse per questo, che vedutomi appena, mi squadraste con tanta meraviglia, sclamando: "Ancora lo stesso?"
Agata Eh no! La mia esclamazione che riguardava solamente lo stato vostro, voleva dire: "Sempre secolare!"
Citazioni su Paolo Giacometti
[modifica]- Il Giacometti ebbe dalla natura una forza drammatica come pochi; e lavorò indefessamente come pochi. Nato nel 1816, si diè giovanissimo al teatro, seguendo le compagnie e scrivendo durante più anni, per centoventi svanziche al mese, cinque o sei lavori ogni anno; onde ottanta tra commedie, tragedie, drammi. Quando nell' '82 morì, poteva vantarsi, non tanto di avere scritto così in fretta, quanto di avere, anche in quella corsa, rispettato sé stesso e l'arte. (Guido Mazzoni)
- Nella storia del nostro teatro, al Giacometti non potrà non spettare un luogo notevole, anche perché, prima di Paolo Ferrari, per due o tre decennii fu egli l'unico che avesse sortito dalla natura tutte quante le doti precipue che fanno il drammaturgo intiero; il senso del comico e del tragico insieme, il movimento dell'azione e del dialogo, la virtù del riconnettere le parziali osservazioni a un concetto superiore. (Guido Mazzoni)
Bibliografia
[modifica]- Paolo Giacometti, La morte civile, in "Il teatro Italiano", Volume V, La commedia e il dramma borghese dell'Ottocento, tomo secondo, Einaudi editore, 1979. ISBN 8806464031
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