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Paolo Orsi

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Paolo Orsi

Pietro Paolo Giorgio Orsi (1859 – 1935), archeologo italiano.

Pantalica

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Il fiume Anapo, prima di sboccare nei piani ondulati di Floridia, e di là nel porto grande di Siracusa, scorre buon tratto chiuso fra i monti, ed un po' a sud dell'alpestre borgata di Sortino riceve le acque di uno dei suoi maggiori affluenti, il Calcinara, detto anche Bottiglieria nel suo corso superiore. Nello sperone formato al punto d'incontro dei due fiumi sorge, enorme, imponente bastione roccioso, la montagna di Pantalica, da tutte le parti isolata, ed anche all'occaso serrata dagli avvallamenti precipiti di due rivoli, che affluiscono perpendicolarmente nei maggiori corsi.

Citazioni

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  • In fondo ai cupi valloni, che come enormi fossate cingono Pantalica, scorrono dove placide, dove inabissandosi le glauche acque dell'Anapo e del Calcinara, con pochi e difficili guadi, sempre dominati dalle circostanti alture. (p. 34)
  • Fu detto e scritto che sulla montagna di Pantalica sorgeva una città; se la cosa è, in massima, vera, conviene intendersi sull'esatto valore di tale parola, ciò che non era possibile prima di ordinate ricerche archeologiche. (p. 38)
  • Pantalica è stata visitata per quattro secoli di seguito da antiquari, pittori, touristi, storici, filologi, etc. a titolo di curiosità, ma non di ricerca scientifica; e se le descrizioni che ne vennero date sono vivide ed esatte, non hanno valore scientifico di sorta i giudizi che le accompagnano; ma oltre che da dotti e curiosi Pantalica fu disgraziatamente, e troppo spesso, visitata e frugata da cercatori di fantastici tesori e da violatori di sepolcri, che soprattutto nell'ultimo mezzo secolo, a sentire persone attendibili di Sortino, ne trassero ragguardevoli materiali soprattutto di vasellami, barbaramente distrutti per la patita disillusione di non trovarli colmi d'oro, o dispersi nelle case; per fortuna alcuni pezzi considerevoli vennero salvati nel Museo di Siracusa, ma il più andò perduto. (p. 39)
  • Gli avanzi monumentali di Pantalica sono di due maniere ben distinte, per età e per forma; monumenti cioè preistorici, preellenici o siculi, e monumenti di età storica. Lasciando per ora la questione, se Pantalica risponda o meno all'antica Herbessus, comincerò con un rapido cenno distributivo, che serva di guida al lettore ed eventualmente al visitatore [...]. (p. 40)
  • Pantalica, fortissima per sito, ricca di acque salubri che scorrono nei suoi valloni, circondata, siccome allora doveva essere, di fitte selve e di pascoli aprichi, attraeva ed alimentava una numerosa popolazione dedita al pascolo, alla caccia, all'agricoltura; l'altipiano che da essa prende il nome fu, non v'è dubbio, coperto da centinaia di umili capanne di paglia e frasche, distribuite in gruppi pittoreschi, quartieri di quella preistorica città [...]. (pp. 40-41)

Bibliografia

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  • Paolo Orsi, Pantalica, in Monumenti antichi, vol. 9, Accademia dei Lincei, Milano, 1899.

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