Pedro Antonio de Alarcón

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Pedro Antonio de Alarcón

Pedro Antonio de Alarcón (1833 – 1891), scrittore spagnolo.

Citazioni di Pedro Antonio de Alarcón[modifica]

  • [...] a mio giudizio, negli attuali tempi calamitosi è necessario avere avversari furiosi, se si desidera ottener la riprova d'aver compiuto il proprio dovere. Infatti, piacere a tutti quanti, in tempi in cui abbondano tanto i demolitori della società, è segno di colpevole apatia in chi riceve l'applauso... (citato in prefazione a Capitan Veleno)
  • Il Vesuvio non appartiene forse a Napoli come L'Alhambra a Granada ? No, Napoli appartiene al Vesuvio! Il vulcano è l'essenziale, la città è l'accessorio.[1]

Capitan Veleno[modifica]

Incipit[modifica]

Nel pomeriggio del 26 marzo 1848 vi furono scontri a fucilate e all'arma bianca a Madrid tra un pugno di cittadini che morendo lanciavano il grido, straniero fino a quel momento per gli spagnoli, di «Viva la Repubblica!» e l'Esercito della Monarchia spagnola (portato da Ataulfo con i suoi goti o forse da lui stesso creato, ricostituito da don Pelagio e riformato poi dal Trastamara), del quale era allora capo effettivo, in nome di donna Isabella II, il presidente del Consiglio dei ministri e ministro della Guerra, don Ramón Maria Narváez...
E facciamo il punto con queste notizie ad ogni trattazione storica e politica, e passiamo a parlare di cose meno risapute e più amene, alle quali diedero origine o piuttosto occasione quegli incresciosi avvenimenti.

Citazioni[modifica]

  • È una cosa ben triste odiare, o almeno non poter trattare come Dio comanda la persona che ci ha salvato la vita rischiando la propria! (p. 56)

Citazioni sul libro[modifica]

  • M'accade con quest'opera quel che accade con Il cappello a tre punte: che, siccome non ha suscitato critiche, mi dà l'impressione che le manchi qualche cosa, e le voglio meno bene che alle sue meno fortunate sorelle. (citato in prefazione)

Incipit di alcune opere[modifica]

Il cappello a tre punte[modifica]

Incominciava questo lungo secolo che ormai volge al tramonto.[2]

L'amico della morte[modifica]

Era un povero ragazzo, alto, magro, pallido, dai miti occhi neri, la fronte spaziosa e le mani più belle del mondo; molto malvestito, di portamento altero e umore indefinibile... Aveva diciannove anni e si chiamava Gil Gil.[2]

Note[modifica]

  1. Da De Madrid a Nápoles, Madrid, 1891. Citato in Resurrecciones. Obras barrocas del patrimonio nacional y esculturas contemporaneas de Lello Esposito (Madrid, 4 giugno-4 luglio 1997), a cura di V. De Martini, Electa, Milano, 1997, p. 50. ISBN 8843556592
  2. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Pedro de Alarcón, Capitan Veleno (El Capitan Veneno), traduzione di Antonio Gasparetti, BUR, 1957.

Filmografia[modifica]

Altri progetti[modifica]