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Pierre-Antoine Berryer

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Pierre-Antoine Berryer in una litografia di Nicolas Eustache Maurin

Pierre-Antoine Berryer (1790 – 1868), avvocato e politico francese.

Citazioni su Pierre-Antoine Berryer

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  • Berryer non va debitore della sua preminenza soltanto alla fortunata casualità delle esterne sue doti[1]: egli è maestro altresì nell'arte oratoria. La maggior parte degli altri parlatori si abbandonano all'estro delle loro inspirazioni, ed incontrano, nel disordine delle escursioni, bellissimi movimenti. Mancano però di metodo, né si sa bene, né il sanno eglino stessi, di dove partano e dove vogliano arrivare: si riposano cammin facendo, e si arrestano per riconoscere la loro strada. Ciò che rende Berryer superiore ad essi si è, che, fin dal principio del suo discorso, egli mira, come da un punto elevato, lo scopo a cui tende. Non attacca egli bruscamente il suo avversario, ma comincia per tracciare intorno a lui parecchie linee di circonvallazione, lo scaccia di posizione in posizione, lo inganna con sapienti marcie, gli si avvicina a poco a poco, lo segue, l'inviluppa, lo stringe e lo soffoca tra le formidabili spire della sua argomentazione.
  • Ciò che nessuno stenografo riprodurrà giammai, si è la voce di Berryer, quella voce le di cui corde penetrano la fibra delle organizzazioni nervose, alle quali [...] comunica, come per una specie di elettricità, le rapide emozioni della sua anima. Egli è musico per l'organo, pittore per lo sguardo, poeta per l'espressione.
  • La natura ha trattato Berryer da favorito. Non è alta la sua statura, ma il volto di lui, bello ed espressivo, dipinge e riflette tutte le passioni dell'anima. L'altero suo capo domina l'assemblea, ed ha il gesto meno secco, meno risoluto, più nobile di Guizot. Ma ciò che si ravvisa d'incomparabile al di sopra di tutti gli altri oratori della Camera, è il suono della sua voce, il primo de' pregi per gli attori e per gli oratori.
  • Uomo di mondo, uomo di dissipazione e di piaceri, uomo di carattere allegro, Berryer non è naturalmente laborioso. Egli è per altro dotato di grandissima attitudine per gli affari: nessuno, quando il voglia, approfondisce meglio di lui una questione e ne riunisce i particolari con più curiosa investigazione, componendone un insieme più sapiente[2] e meglio ordinato.

Note

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  1. Il suono della sua voce.
  2. Nel testo "sapente".

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