Raffaello Fornaciari
Raffaello Fornaciari (1837 – 1917), filologo italiano.
Citazioni di Raffaello Fornaciari
[modifica]- Antonio Lubin (Intorno all'Epoca della Vita Nuova, Graz, 1862) tiene un luogo insigne fra i commentatori della Vita Nuova, pe' suoi diligenti studj intorno all'epoca di essa. Con sottili argomenti egli sostiene che tanto le poesie contenute nella Vita Nuova, quanto quelle del Convito sono molto anteriori alle prose che le accompagnano, le quali per la prima furono scritte nella primavera del 1300, quando già era incominciata la Divina Commedia; pel secondo furono parte anteriori (libro 2 e 4), parte posteriori (1 e 3) a quel tempo.[1]
- L'Alighieri, devoto ammiratore delle virtù e delle leggi del popolo di Roma e apostolo, quasi direi, dell'antico impero, come si rivela, non parlando dell'altre opere, nel libro De Monarchia, non fu e non poteva essere ugualmente benevolo verso i Greci. Egli seguiva, anche in ciò, la tradizione degli stessi scrittori latini che, mentre volentieri concedevano al popolo ellenico il vanto dell'ingegno e della dottrina e in questo si confessavano inferiori, gli negavano o ne mettevano in dubbio la probità morale o almeno quella saggezza e costanza dell'animo, per cui una nazione è capace e degna di comandare alle altre.[2]
Grammatica storica della lingua italiana
[modifica]La lingua italiana non è originale come la greca e la tedesca, ma proviene dalla lingua latina; onde appartiene alle lingue derivate. Quando i Romani estesero la loro signoria sulle terre conquistate in Italia e fuori, vi portarono anche la natìa lingua, la quale negli ultimi secoli dell'impero occidentale si trovava stabilita non pure in tutta Italia, ma ancora nella penisola de' Pirenei, nella Gallia e nei paesi del Danubio da Traiano sottomessi e popolati di colonie. Questa lingua però non era il latino quale è scritto in Cicerone o in Tacito, ma quale lo parlava il popolo (lingua rustica), cioè un volgare, che secondo i bisogni e le occasioni si andò ampliando sempre più e allontanandosi dalla lingua scritta usata dai signori e dai letterati, quanto più quella lingua perdea vita e mobilità.
Citazioni
[modifica]- La lingua italiana è la più pura tra le lingue romane, e può dirsi a buona ragione, la figlia più somigliante alla madre. Valutando le voci che essa contiene, si trova a un dipresso che nove decimi sono d'origine latina, dell'altro decimo le più appartengono alla lingua degli antichi Germani, poi alla greca ed all'araba, alcune al persiano, al celtico, allo slavo; altre sono di origine ancora incerta ed oscura, e risalgono forse all'antiche favelle italiche, come l'etrusca, la ligure, l'osca, l'umbra ecc. (Introduzione, pp. 2-3)
- La lingua italiana, non meno che le lingue romane sue sorelle, ha perduto molte delle flessioni e delle forme latine. Riuscendo al popolo troppo gravosa la pronuncia delle parole secondo le severe leggi della quantità, e non sapendo esso acconciarsi all'uso di tante flessioni molteplici; gli avvenne di guastare il suono e il significato delle parole; onde, per la necessità della chiarezza, supplì al difetto col mezzo di voci ausiliari. Parte di queste restano separate, altre si affiggono, ma tutte perdono o modificano il loro primitivo significato, per pigliarne uno più astratto e generale, talché corrisponda a quelle forme grammaticali di cui fanno le veci. (Libro II, cap. I, p. 35)
Citazioni su Raffaello Fornaciari
[modifica]- Quanto al Fornaciari, egli scriveva sì una Grammatica dell'uso[3], ma dell'uso di due o tre secoli prima; così come qui a Firenze chi l'ha conosciuto si ricorda che parlava una lingua singolarmente arcaica e artificiata, una lingua quale nel Trecento e nel Cinquecento non era stata mai usata. (Giorgio Pasquali)
Note
[modifica]- ↑ Da Studj su Dante, Sansoni Editore, Firenze, 1900, cap. VII La Trilogia Dantesca, p. 151.
- ↑ Da Studj su Dante, Sansoni Editore, Firenze, 1900, cap. V Ulisse nella Divina Commedia, p. 102.
- ↑ Grammatica italiana dell'uso moderno, 1879.
Bibliografia
[modifica]- Raffaello Fornaciari, Grammatica storica della lingua italiana, Ermanno Loescher, Torino, 1872.
Altri progetti
[modifica]Wikipedia contiene una voce riguardante Raffaello Fornaciari
Wikisource contiene una pagina dedicata a Raffaello Fornaciari