Remo Branca

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Remo Branca (1897 – 1988), pittore italiano.

Il problema della censura come difesa della gioventù[modifica]

Incipit[modifica]

Il problema della censura nell'arte, o meglio la ricerca di un limite alla libertà dell'arte è veramente un problema dell'arte, che l'arte risolve da se stessa per il fatto d'essere arte, cioè espressione di un mondo poetico che non ha finalità pratiche, ma estetiche. L'arte, per sua natura, non ha mai intenzione di offendere il buon costume o di far quattrini, e perciò per la sua finalità estetica risolve spontaneamente tutti i problemi pratici. In teoria; in pratica cominciano le distinzioni. Infatti l'arte si esprime con mezzi che prendono un maggiore o minore contatto con il pubblico, e questa ampiezza della comunicazione crea delle differenze.

Citazioni[modifica]

  • La civiltà greca ci dichiara che nelle rappresentazioni artistiche altro è sentire altro è vedere. Vedere è peggio, è più impressionante.
  • La verità è che il cinema, anzi il capitale cinematografico, dovendo sfruttare al massimo la merce-film desidera mercato universale, cioè indifferenziato, in cui possano... liberamente accedere tutti senza limiti di età e di condizione. È questo il motivo per cui in Italia non ha avuto successo la legge per un cinema differenziato per i ragazzi. Né avrà successo fino a tanto che continuerà la collusione fra amministrazione e critica, e il capitale cinematografico.
  • Più l'uomo è debole (il giovane è un uomo particolarmente debole) maggiore deve essere la difesa.

[Remo Branca, Il problema della censura come difesa della gioventù, Scuola Italiana Moderna, n. 11, gennaio 1961, Società Editrice «La Scuola», Brescia]

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