Riccardo Fois
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Riccardo Fois (1987 – vivente), allenatore di pallacanestro italiano.
Citazioni di Riccardo Fois
[modifica]- I media timeout [nella pallacanestro nordamericana] allungano la partita e la rendono di circa due ore come al college. Penso sia anche la durata perfetta per vederle dal vivo e in televisione, rispetto a una partita FIBA che dura tra l'ora e mezza e l'ora e quaranta minuti. Secondo me la cosa più difficile, che noto quando mi confronto con amici che allenano nazionali americane o canadesi, è che qui non hai un controllo della partita. Con i media timeout e i tuoi, negli USA hai la possibilità di controllare la partita, di cambiare le cose. Qui hai molti meno spazi e spesso devi chiamare minuto per interrompere un parziale. Poi, magari, di là in 10 minuti ne giochi solo uno, ma è una differenza rilevante.[1]
- La grande differenza tra calcio e basket è che da noi le partite non possono terminare 0-0. In entrambi gli sport ci sono delle scelte tattiche, ma nel calcio lo spettatore medio tende a notarle meno perché riconduce molto agli episodi che determinano il risultato. Nel basket due squadre più o meno dello stesso livello hanno nelle mani 70 punti in ogni partita: andare oltre quella soglia per farne di più o per concederne di meno fa parte di aspetti su cui andiamo a influire. [...] È qualcosa che sfugge allo spettatore occasionale, non è realistico pensare che gli altri non segnino mai da 3 o che non facciano schiacciate e lay-up.[1]
Intervista di Massimiliano Bogni, backdoorpodcast.com, 16 novembre 2022.
- [Su Chris Paul]. Lui è proprio l'icona del vincente: è una persona super, disponibilissima, con cui puoi parlare. Tutti nell'organizzazione, dalla security al GM, nutrono grandissimo rispetto e ne ricevono altrettato da lui: dà una mano in qualsiasi ambito e maniera nella quale può aiutare. In campo esige il massimo dai suoi compagni per vincere, e lo fa senza essere, come alcune leggende raccontano, inallenabile o eccessivamente duro. La realtà è che lui spiega ai compagni dove mettersi, cosa fare, come rollare: gli spiega come avere successo.
- Chris è un killer: in campo è straordinario, non ha paura di niente. Mi ricordo il primo anno: quando vai a giocare in casa di Milwaukee, Brooklyn o LA Lakers [...], alcuni giocatori non provano sconforto ma vedi che non pensano che si possa raggiungere la vittoria. Quando CP3 è arrivato, nello spogliatoio di tutte le arene si allacciava le scarpe e tutti lo guardavano: pensavi automaticamente "Oggi vinciamo perché oggi Chris viene a vincere". Non gioca neanche una partitella di tiri liberi con l'aspettativa di perdere. È così in tutte le cose che fa nella vita, è una grandissima dote.
- [...] si dice "gli allenatori europei farebbero fatica in NBA perché in Europa allenano davvero, sono spigolosi", ma la realtà è un'altra. In NBA ci sono gli allenatori migliori del mondo, al livello dei vari Messina, Scariolo, Obradovic e Ataman. Hanno una personalità pazzesca, che gli permette di gestire persone e organizzazioni dal livello altissimo. È chiaro che gli allenatori europei riuscirebbero a portare in NBA, oltre alla parte tecnica, anche la loro umanità. C'è la percezione che non si possa andare in NBA perché lì non puoi allenare, ma non è vero! Questa è una sfumatura che sfugge ogni tanto: la bravura di questi allenatori, che hanno dimostrato lungo la loro carriera, è stata quella di non arrivare in America e scontrarsi con tutti, ma di costruire un rapporto coi giocatori, dentro e fuori dal campo, che consente di oltrepassare il limite della tecnica.
- [...] in ogni ambito della vita, non solo nel basket, uscire dalla comfort zone porta a migliorare. Andare all'estero e confrontarsi con una realtà diversa, dove nessuno ti regala niente, porta banalmente a crescere o a smettere.
Note
[modifica]- ↑ a b Citato in Ennio Terrasi Borghesan, Come si prepara un Mondiale di basket, ultimouomo.com, 1º settembre 2023.
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