Robert P. Murphy

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Robert Patrick Murphy

Robert P. "Bob" Murphy (1976 – vivente), economista statunitense.

Tutte le balle sul capitalismo[modifica]

Incipit[modifica]

In questi tempi hanno tutti un programma da portare avanti. Le femministe chiedono "equità di stipendi a parità di lavoro". Gli ambientalisti vogliono salvare il pianeta dai danni provocati dalle industrie. I sociologi vorrebbero ricostruire la società su basi "razionali". I naturalisti intendono promuovere la biodiversità e sviluppare fonti energetiche alternative. Le associazioni a tutela dei consumatori vogliono migliorare a sicurezza dei prodotti. I moralisti condannano la commercializzazione. I luddisti agognano il ritorno alla semplicità dell'antica società agraria. Al di là delle loro differenze, questi gruppi condividono la stessa passione: il disprezzo per il capitalismo.

Citazioni[modifica]

  • Un'obiezione comune rivolta al capitalismo è che esso sfrutta i poveri per servire gli interessi dei ricchi. In verità questo accadeva nelle epoche precapitalistiche. Nei cosiddetti bei tempi dell'Europa medievale (idealizzati da pensatori come John Ruskin e Hilaire Belloc) la vasta maggioranza della popolazione sgobbava nei campi in cui era confinata, oppure praticava un mestiere pesantemente regolato da una gilda. Nel frattempo l'élite aristocratica aveva il monopolio virtuale sui beni di lusso. (cap. I, p. 11)
  • Il concetto chiave per comprendere il capitalismo di libero mercato è che si tratta di un sistema di scambi volontari: il compratore e il venditore si accordano per uno scambio perché pensano di trarne beneficio reciproco.
    Il prezzo di mercato è il punto di equilibrio tra il tuo desiderio di acquistare un bene e la riluttanza del produttore a venderla. Se una cosa ha un prezzo basso, è perché "ce n'è a iosa". In breve, i prezzi di mercato non sono arbitrari. (cap. II, p. 17)
  • L'obiezione maggiore al capitalismo sfrenato è forse quella di produrre grosse diseguaglianze economiche. Sebbene molte persone, perfino tra gli intellettuali, oggi ammettano che il comunismo non funzioni, ancora si esita ad abbracciare la sua alternativa. Si cerca piuttosto una via di mezzo che eviti sia la miseria del comunismo sia i presunti eccessi irragionevoli del capitalismo. (cap. XI, p. 135)

Bibliografia[modifica]

  • Robert P. Murphy, Tutte le balle sul capitalismo (The politically incorrect guide to capitalism), traduzione di Guglielmo Piombini, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2008.

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