Romualdo Giani

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Romualdo Giani (1868 – 1931), filosofo, antichista e scrittore di musica italiano.

La fionda di David[modifica]

  • Arrigo Boito ha fatto lirica e drammi.
    La contenenza della lirica boitiana è tutta in un'antitesi tra la luce e le tenebre, tra la fede e la ribellione, tre il bene e il male. Non cerchiamo se questa antitesi sia nel Boito di spontanea origine, o s'egli non l'abbia invece accattata a quella tra le scuole romantiche che fu a lui più cara. Osserviamo piuttosto che, quando non sia vissuta come lo stato di un'anima dilacerata da forze avverse, l'antitesi mirabilmente si porge al facile prestigio delle opposizioni di concetti e di colori. Il Boito le prodiga con una ingegnosità d'immaginazione che non è consentita dall'impeto e dallo schianto di un'inspirazione commossa. (p. 15)
  • [...] chi si contentasse a ciò che appare sarebbe facilmente indotto a credere che la parola del Boito aspiri a compiersi nella melodia, a integrarsi nelle armonie. Non è essa tutta vibrante di accenti, tutta ricca di variate sonorità? Ma questi sono i modi della musica: lo spirito della musica è altra cosa. Lo spirito della musica è intimità. (p. 22)
  • [...] la poesia del Boito, salvo rari luoghi, è, fino al Nerone (il Falstaff richiede, come vedremo, altro discorso), ricchissima sempre di determinazioni concettuali, quanto povera d'intima contenenza e d'entusiasmo. Ha, per lo più, i contorni taglienti. L'anelito della poesia boitiana alla musica è spesso come l'anelito di un navigante che, volto a un sognato paese, giunge spossato alla riva, e vi muore. Nella magica plaga questa poesia non pènetra oltre la proda fiorita. (p. 23)

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