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S. D. Perry

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Stephani Danelle Perry, meglio nota come S. D. Perry (... — vivente), scrittrice statunitense.

Incipit di alcune opere

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Resident Evil 1. Tyrant il distruttore

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Latham Weekley, 2 giugno 1998
INSPIEGABILI OMICIDI COMMESSI A RACCOON CITY

Raccoon City – Il corpo mutilato di Anna Mitaki, quarantadue anni, è stato scoperto verso le nove di ieri sera in un terreno abbandonato non lontano dalla sua abitazione, nel settore nordoccidentale di Raccoon City. La donna è la quarta vittima dei cosiddetti "Killer cannibali" rinvenuta nell'ultimo mese nella regione del Lago Vittoria. Coerentemente con i referti del coroner riguardanti le altre vittime, il cadavere di Anna Mitaki mostra di essere stato parzialmente divorato; l'impronta dei morsi, apparentemente, sarebbe stata lasciata da mascelle umane.
Poco dopo la scoperta del cadavere della signorina Mitaki da parte di due persone che stavano praticando jogging nei campi, il capo della polizia Irons ha rilasciato una breve dichiarazione per assicurare che il Dipartimento di Polizia di Raccoon City "sta lavorando alacremente per arrestare i colpevoli di un così orribile crimine". Inoltre ha confermato l'avvio di una consultazione con le autorità cittadine allo scopo di stabilire più drastiche misure di protezione per gli abitanti. Oltre alle vittime massacrate dai "Killer cannibali", probabilmente a causa di attacchi di animali, nella Raccoon Forest nelle ultime settimane sono morte altre tre persone, portando il conteggio dei decessi misteriosi a sette...

Resident Evil 2. Caliban Cove

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Raccoon Times, 24 luglio 1998
LA RESIDENZA SPENCER DISTRUTTA DA UN'ESPLOSIONE

Raccoon City – Alle due circa di giovedì mattina, gli abitanti del distretto del Lago Vittoria sono stati svegliati dal boato di un'esplosione che ha squassato la zona nordoccidentale del bosco intorno alla città. La deflagrazione è stata causata apparentemente da un incendio che ha devastato la dimora abbandonata della famiglia Spencer, e che ha fatto esplodere un deposito di prodotti chimici nello scantinato. A causa delle barriere poste dalla polizia intorno al perimetro del bosco (in conseguenza della recente catena di delitti che ha scosso Raccoon City), i pompieri non hanno potuto intervenire con la necessaria tempestività. Dopo tre ore di vana lotta contro il furioso incendio, la dimora e gli adiacenti alloggi per la servitù sono andati completamente distrutti.
Costruita trentuno anni orsono da lord Oswell Spencer, aristocratico europeo fondatore della ben nota casa farmaceutica Umbrella Corporation, e progettata dal grande architetto George Trevor come dimora per i VIP della compagnia, la villa fu però chiusa poco dopo l'inaugurazione per motivi rimasti ignoti. Secondo Amanda Whitney, portavoce dell'Umbrella, una parte della casa era tuttora usata per stoccare solventi chimici normalmente impiegati nei processi industriali. La signora Whitney ha dichiarato ieri che la compagnia è pronta ad accollarsi tutta la responsabilità per lo spiacevole infortunio. "L'esplosione" ha detto "è frutto di una grave imprevidenza da parte nostra. Quei prodotti chimici avrebbero dovuto essere rimossi dalla casa molto tempo fa, ed è stata una fortuna che nessuno si sia fatto male."

Resident Evil 3. La città dei morti

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Raccoon Times, 26 agosto 1998
IL SINDACO ANNUNCIA UN PIANO PER RENDERE SICURA LA CITTÀ

Raccoon City – Parlando dai gradini davanti all'ingresso del municipio, il sindaco Harris ha annunciato ieri pomeriggio in una conferenza stampa che in seguito ai brutali omicidi che hanno colpito Raccoon all'inizio dell'estate il consiglio municipale assumerà una decina di uomini per rafforzare gli organici della polizia cittadina, ovviando così alla perdita dei membri della S.T.A.R.S. (Squadre Speciali di Tattica e di Salvataggio). Unitamente al capo della polizia Brian Irons e a tutti i membri del consiglio municipale di Raccoon City, Harris ha garantito che la comunità potrà tornare a vivere e lavorare in tutta sicurezza, e che l'indagine sugli undici assassini commessi da presunti cannibali e sui tre tragici attacchi degli animali selvaggi è tutt'altro che conclusa.
"Il fatto che nessun altro sia stato attaccato nel corso dell'ultimo mese non significa che le forze dell'ordine cittadine possano abbassare la guardia" ha dichiarato Harris. "I nostri bravi cittadini devono avere piena fiducia nella propria polizia e avere la certezza che i loro rappresentanti politici stanno facendo tutto il possibile per garantire la loro sicurezza. Come molti di voi già sanno, l'estromissione della S.T.A.R.S. sembra irrevocabile. La pessima prova fornita dai membri di quell'unità nel corso delle indagini sui delitti e la loro successiva scomparsa da Raccoon City lascia intendere che essi non sono interessati al bene della nostra comunità. Per noi invece questa è la prima preoccupazione. Io, così come il capo della polizia Irons e le donne e gli uomini che vedete qui oggi vogliamo rendere questa città un luogo in cui i nostri figli potranno crescere senza paura."

Resident Evil 4. L'orrore sotterraneo

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"Associated Press", 6 ottobre 1998
MIGLIAIA DI PERSONE UCCISE MENTRE IL FUOCO DILAGA IN UNA COMUNITÀ TRA LE MONTAGNE, LA CAUSA POTREBBE ESSERE UNA MISTERIOSA MALATTIA

New York, N. Y. – La remota comunità montana di Raccoon City è stata ufficialmente dichiarata area di disastro dalle autorità statali e federali. Nel frattempo le unità dei vigili del fuoco proseguono con abnegazione la lotta contro gli ultimi fuochi e il conteggio delle vittime continua a salire. A oggi si calcola che il numero delle vittime degli incendi provocati dalle esplosioni divampate a Raccoon nelle prime ore di domenica 4 ottobre raggiunga le settemila persone. Questa disgrazia è considerata il peggior disastro in termini di vite umane avvenuto negli Stati Uniti dall'inizio dell'era industriale. Mentre organizzazioni umanitarie nazionali e la stampa internazionale si accalcano intorno ai blocchi stradali che cingono le rovine della cittadina ancora in fiamme, amici e familiari degli abitanti di Raccoon, ancora sotto shock, si sono radunati in attesa di notizie nella vicina Latham.

Resident Evil 5. Nemesis

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Carlos era appena uscito dalla doccia quando squillò il telefono. Si avvolse un telo di spugna intorno ai fianchi e raggiunse incespicando l'angusto salotto; per la fretta di afferrare l'apparecchio che continuava a trillare quasi inciampò su una scatola di libri ancora chiusa. Da quando si era trasferito in città, non aveva ancora trovato il tempo di comprare una segreteria telefonica e solo il suo ufficio operativo aveva quel numero. Non sarebbe stato conveniente arrivare tardi a una chiamata, visto che era l'Umbrella a pagare i suoi conti.
Afferrò la cornetta con la mano ancora umida e cercò di nascondere l'affanno.

Resident Evil 6. Codice Veronica

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Di fronte alla possibilità di una morte immediata, circondato com'era da malati e moribondi, e mentre frammenti dell'elicottero in fiamme piovevano dal cielo, Rodrigo Juan Raval riusciva a pensare solo alla ragazza. A lei e al modo di fuggire da quell'inferno.
"Morirà anche lei... muoviti!"
Si tuffò al coperto di una pietra tombale senza nome mentre il piccolo cimitero tuonava, scosso da sussulti. Con il fragoroso clangore metallico di un'esplosione, un frammento fumante staccatosi dall'elicottero si schiantò nell'angolo lontano del piazzale, innaffiando i prigionieri in decomposizione e i soldati più vicini con una pioggia di carburante in fiamme. Incandescenti rivoli di benzina dilagarono sul terreno come lava appiccicosa.

Bibliografia

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  • S.D. Perry, Resident Evil 1. Tyrant il distruttore, traduzione di Stefano Di Marino, Mondadori, 2001.
  • S.D. Perry, Resident Evil 2. Caliban Cove, traduzione di Giuseppe Settanni, Mondadori, 2001.
  • S.D. Perry, Resident Evil 3. La città dei morti, traduzione di Giuseppe Settanni, Mondadori, 2001.
  • S.D. Perry, Resident Evil 4. L'orrore sotterraneo, traduzione di Stefano Di Marino, Mondadori, 2002.
  • S.D. Perry, Resident Evil 5. Nemesis, traduzione di Stefano Di Marino, Mondadori, 2002.
  • S.D. Perry, Resident Evil 6. Codice Veronica, traduzione di Stefano Di Marino, Mondadori, 2002.

Voci correlate

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Altri progetti

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