Sandro Camasio
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Sandro Camasio, all'anagrafe Alessandro Camasio (1886 – 1913), giornalista, scrittore e regista italiano.
Citazioni su Sandro Camasio
[modifica]- Camasio accettò un posto di direttore artistico in una Casa di films cinematografiche. Girava col fischietto del comando nel taschino, e ogni tanto squillava un sufolo acuto da lacerare gli orecchi. Il fischietto era però, ancora, l'unico metallo che popolava le sue tasche. Gli altri, più considerati e correnti, si ostinavano a disertarle. E allora egli inventava i più sottili espedienti per batter moneta. Aveva il discorso persuasivo, una certa graziaccia pudibonda e guascona che avrebbero strappato un anticipo al più duro degli amministratori. Una volta scrisse appunto per averne uno, a chi gliene aveva già concessi parecchi. «Questa volta – gli fu risposto – devo dirle di no». E Camasio, a giro di posta: «Ha avuto ragione, e mi rassegno al rifiuto. Ora torno a chiederle l'anticipo perché, questa, è un'altra volta». Poi aggiungeva «Mi insulti ma mi accontenti».
- L'ho visto per l'ultima volta mentre cenava gagliardamente al Molinari di Torino con un cappuccino e un numero cospicuo di paste. [...]. Era un giovane di ventisei anni, con le spalle quadrate, un po' di baffi sotto il naso forte, un viso tra infantile e malizioso con il mento accentuato, un ciuffo calato di sghimbescio sulla fronte. Era tutto acceso di spiriti romantici e di appetiti giovanili. Giuocava con la vita atteggiandosi ad un certo sussiego di uomo spregiudicato ed esperto; ma, in realtà, era fresco, ingenuo, curioso e baldanzoso come un ragazzo.
- Tutto in lui era istintivo, facile e gaio. Scriveva le commedie con una disinvoltura impetuosa.
Filmografia
[modifica]- Addio giovinezza! (1940) – soggetto
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