Scarlett Thomas
Scarlett Thomas (1972 — vivente), scrittrice britannica.
Il giro più pazzo del mondo
[modifica]Da quando Luke ha compiuto venticinque anni – o dall'inizio del secondo millennio, Julie non saprebbe dire quale dei due eventi abbia fatto scattare la molla – ha cominciato a dire che non vuole più restare chiuso in questa stanza. Vuole andare fuori, continua a ripetere, e danzare nei campi.
«Voglio stare nudo», aggiunge. «E ballare».
«Fantastico», esclama Julie. «Sarai nudo e morto e tua madre andrà totalmente fuori di testa. Una bella combinazione. Fa molto Kurt Cobain».
«Cosa c'entra Kurt Cobain? In ogni caso, non è detto che muoia».
Julie mescola i suoi noodles precotti. «Luke, abbiamo parlato di questo almeno un migliaio di volte. Sì, non è detto, ma vuoi correre un rischio simile?»
«No. Credo di no», ammette Luke. «Cosa c'è in tv?».
«Avrebbero dovuto metterci più piselli», fa Julie e si allunga a prendere il telecomando.
Il nostro tragico universo
[modifica]Stavo leggendo come sopravvivere alla fine dell'universo quando ricevetti un SMS dalla mia amica Libby. Diceva: Possiamo vederci all'Argine tra quindici minuti? Enorme disastro. Era una domenica fredda dei primi di febbraio, e io l'avevo passata in gran parte rannicchiata a letto, nel mio umido e diroccato cottage a Dartmouth. Oscar, il responsabile della rubrica dei libri nel giornale per cui scrivevo, mi aveva spedito da recensire La scienza dell'immortalità di Kelsey Newman, insieme a un biglietto dove indicava la data di consegna. In quei giorni avrei recensito di tutto perché avevo bisogno di soldi. In fondo non era così male: mi ero fatta un nome recensendo libri scientifici, così Oscar mi riservava sempre i migliori. Christopher, il mio ragazzo, lavorava come volontario nel settore della conservazione dei beni culturali, perciò toccava a me pagare l'affitto. Non rifiutavo mai una commissione, anche se non sapevo affatto cosa avrei potuto dire sul libro di Kelsey Newman e sulla sua idea di sopravvivere oltre la fine del tempo.
PopCo
[modifica]La stazione Paddington sembra chiusa. Di notte, quando l'ora di punta è passata da un pezzo, si può avvertire l'eco e, di tanto in tanto, una leggera corrente di aria fredda che puzza di diesel. È proprio il momento ideale per trovarsi in una stazione ferroviaria, quando non c'è rimasto quasi più nessuno. Sono quasi le undici e mezzo di sera e sto cercando il mio treno che partirà tra circa venti minuti. La stazione sembra sotto l'effetto di beta-bloccanti. Il battito si sente... sì... ma è lento. Una lentezza artificiale: un annebbiamento piacevole. Questa velocità, se fosse naturale, sarebbe quella di un ginnasta che si allena ogni giorno e non quella di chi possiede una ben più pericolosa circolazione sanguigna e che si vede intasare la stazione alle cinque o alle sei del pomeriggio.
Bibliografia
[modifica]- Scarlett Thomas, Il giro più pazzo del mondo, traduzione di Carla De Caro, Newton Compton, 2011. ISBN 9788854131989
- Scarlett Thomas, Il nostro tragico universo, traduzione di Carla De Caro, Newton Compton, 2010. ISBN 9788854121409
- Scarlett Thomas, PopCo, traduzione di Carla De Caro, Newton Compton, 2009. ISBN 9788854113497
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