Sergio Claudio Perroni

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Sergio Claudio Perroni

Sergio Claudio Perroni (1956 – 2019), scrittore e traduttore italiano.

Entro a volte nel tuo sonno[modifica]

  • Sono sempre le cose che condividono il tuo peggio quelle in cui ti riconosci, quelle a più alto tasso di te.
  • L’affetto delle cose, degli oggetti, degli odori, ha la pazienza delle bestie, la costanza delle piante, lo ritrovi sempre lì dove l’avevi lasciato, ti aspetta sempre lì dove lo ricordavi da lontano.
  • Siamo puro dolore in attesa di accadere.
  • Certi giorni sono come persone, ti sfiorano senza vederti, certi giorni sono come gli anni, passano senza lasciarti esistere.
  • C'è sempre un sinonimo a tutto, anche al ricordo più invadente, al rimorso più vorace, anche all'addio più feroce.
  • Ci sono persone che mettono voglia di sottolinearle.
  • Certi sbagli sono solo scelte con la pelle delicata.
  • Siamo gocce d'inchiostro sulla punta di una penna altrui.
  • La memoria è un teatro crudele, ci si spegne a vicenda senza saperlo, ci si uccide l'un l'altro senza volerlo.
  • Il tuo io non è abbastanza prensile, nemmeno con te stesso.
  • C'è sempre una versione più blanda di tutto, un presente di ricambio, un'esistenza più orecchiabile, qualcosa che nell'anima non fa lo stesso buio, lo stesso vuoto.

Il principio della carezza[modifica]

  • Tra quello che provi e quello che scrivi c'è sempre la variabile di quello che vivi.
  • Ci sono cose che sembrano succedere solo per ferirti, persone che entrano nella tua vita solo per mancarti.
  • Certe storie lasciano il sogno.
  • A volte nel presente piove forte, e il passato è l'unico posto asciutto.
  • Se fossi uno specchio, vorrei vedere solo il tuo viso.
  • Il vino è un ottimo consigliere e un pessimo critico.
  • Ogni isola si vede continente.
  • Quello che conta in una donna è il viso. Il corpo è solo periferia.
  • Scrivere è la migliore tra le tante cose che si fanno per ingannare la morte – anzi, per ingannarsi sul conto della morte.
  • Il passato è un filtro meraviglioso, basta dargli tempo.
  • Certi baci sono morsi al guinzaglio.
  • Diciamo che rispetto alla vita sono praticante ma non credente… Appartengo alla sterminata schiera di quelli che restano vivi per hobby.
  • Anche l'aria fa male, se ci sbatti contro.
  • Le bugie non hanno mai il coraggio della semplicità.

Nel ventre[modifica]

  • L’attesa è amica della ragione.
  • C’è sempre uno che prima degli altri si accorge delle cose fatali. Ed è sempre uno soltanto, anche tra mille.
  • Il male fatto nella veglia corrompe i sogni.
  • Nella peripezia del vivere, l’uomo inventa ogni cosa per fare più in fretta. E non si accorge così di accorciare soltanto la vita stessa.
  • Il residuo dei sogni concima il sapere.
  • Giunto a un bivio, sono tre le strade tra cui scegliere quella giusta: oltre alle due che hai davanti, è strada anche il tornare indietro.
  • Siamo misfatti di luna, echi di luce tradita, manciata di nulla.
  • Il favore di un dio è come la fedeltà di una sposa: va accudito.
  • È questo che vogliono dire i sogni. Ciò che noi stessi vogliamo dirci.
  • Più sai, più temi.
  • La paura va coltivata come misura di scaltrezza: per dare occhi all’azione e mente al coraggio.
  • La bestia umana è appannaggio dei sogni: da loro ricava i semi del proprio agire, a loro si conforma per rendersi accogliente il breve bivacco del vivere.
  • Quando batti la tua strada così a lungo da far tornare la pietra argilla, chi muore ti sembra solo che dorma in una lingua diversa.

Leonilde, storia speciale di una donna normale[modifica]

  • Neanche il tempo di essere ragazza, ed ero già donna.
  • La fame fa crescere in fretta. Belli e brutti, figlioli e figliole. Se non li ammazza prima.
  • L’unica arma possibile erano le idee. L’unica resistenza possibile erano i pensieri sussurrati.
  • Gli anni alla Cattolica mi allontanarono dal dogma di Dio e mi avvicinarono al credo dell’uomo. Persi una dottrina, trovai una fede.
  • Innamorarsi fu inevitabile. Vivere insieme diventò indispensabile.

Non muore nessuno[modifica]

  • Bisognerebbe offrire minor resistenza possibile alla vita.
  • Era così bella che persino gli animali si voltavano a guardarla.
  • Dio conviene.
  • Macché felicità: a me basterebbe avere la soglia di contentezza che hanno i cani.
  • Potersi slacciare la vita così, come si fa con la cintura quando non se ne può più.
  • Qui ormai si muore alla giornata.
  • Se il fuoco fosse impermeabile, affonderebbe?
  • Nei libri non muore mai nessuno: se un personaggio che ami muore, per resuscitarlo ti basta tornare indietro di un paio di pagine – e sai che lo ritroverai vivo ogni volta che prenderai in mano quel libro e lo riaprirai, non importa quanti anni saranno passati. Vivo e identico, perché i personaggi non mettono mai rughe.

Alla ricerca dell' autore perduto: è come Zelig

Corriere della Sera, 10 gennaio 2007

  • Cercavo una struttura fluida, una maniera più facile e più visiva del romanzo tradizionale e appena un po' più difficile di un film.
  • La mia è un'opera fluida, visiva, pensata per «resettare» il modo di narrare.
  • Non puoi rappresentare nessuno se non riesci ad apprezzarne i libri [...] Il lavoro dietro le quinte dell'editoria è come quello di un direttore della fotografia nel cinema, non compare ma traspare.

Il segreto è lasciar fare alla vita

IO Donna, 3 marzo 2018

  • Tutti abbiamo sulla punta della lingua, sulla punta dell'anima, una cosa che possiamo dire a un solo altro, un magnifico mistero che può capire solo chi ha la nostra stessa sostanza.

L'anarchica libertà dei bambini

CriticaLetteraria.org, 3 marzo 2019

  • Penso che la lettura sia un valore in sé, grazie al quale adulti e non adulti possono maturare la capacità di giudizio necessaria per tutti gli altri valori, senza che qualcuno si senta in diritto di trasmetterli.

Bibliografia[modifica]

  • Sergio Claudio Perroni, Entro a volte nel tuo sonno, La nave di Teseo, 2018.
  • Sergio Claudio Perroni, Il principio della carezza, La nave di Teseo, 2016.
  • Sergio Claudio Perroni, Nel ventre, Bompiani, 2013.
  • Sergio Claudio Perroni, Leonilde, storia speciale di una donna normale, Bompiani, 2010.
  • Sergio Claudio Perroni, Non muore nessuno, Bompiani, 2007.

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