Shri Mataji Nirmala Devi
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Shri Mataji Nirmala Devi (1923– 2011), attivista indiana, fondatrice del Sahaja Yoga.
- Nei Puranas, i tempi moderni che stiamo vivendo sono chiamati Kali Yuga, l'Età della Confusione e del Conflitto. Gli Yuga sono dei periodi di tempo, lunghi migliaia di anni, che ricorrono secondo una progressione ciclica o a spirale. Dwapara Yuga è la seconda età, quando le persone cominciano a perdere alcune delle qualità che avevano nella prima detta Età dell'Oro; mentre il Kali Yuga segna il punto più basso dello sviluppo morale e spirituale in ogni ciclo. Esso è seguito dal Krita Yuga, l'età della trasformazione o attualizzazione dell'esperienza spirituale, che conduce infine al Satya Yuga, l'età della verità o realtà, nella quale si ripresenta l'Età dell'Oro, nella quale tutte le capacità dell'uomo cominciano di nuovo a manifestarsi nella loro piena gloria. Così, secondo i Purana, l'umanità ha grande speranza di gioire del Satya Yuga che porterà pace, armonia e amore divino. (da Oltre l'Era Moderna, Anima Edizioni, a cura di Nirmal Translators, p. 9)
- Una seconda caratteristica del Krita Yiga è che ogni qualvolta c'è un decadimento del dharma, le leggi divine interiori di rettitudine – che sono innate e che regolano sia l'umana esistenza, l'intera struttura del mondo come pure la manifestazione del cosmo – sorgeranno come il risultato di un corrispondente effetto compensatorio. Questa viene chiamata la "Legge della Polarità" o in sanscrito Karma Phalam (i frutti dell'azione), che in termini pratici significa che qualunque cosa abbiate fatto, otterrete i frutti di quelle azioni, "Quel che semini, raccoglierai".
Così, in questo Yuga, tutte le persone raccoglieranno i loro Karma Phalam. Se essi hanno condotto una vita in accordo con le leggi universali ed eterne dell'essere (il dharma), gioiranno di un esistenza armonioso e appagante. Ma, d'altro canto, qualsiasi cosa di errato abbiano compiuto, ovvero quando sono caduti fuori del cammino centrale del dharma, sia individualmente che collettivamente, essi dovranno pagare per quello in questa vita. (da Oltre l'Era Moderna, Anima Edizioni, a cura di Nirmal Translators, p. 10) - Mi inchino a tutti i ricercatori della verità. Dobbiamo sapere cos'è la verità che stiamo cercando. La Verità è che voi non siete questo corpo, questa mente, queste emozioni, né il vostro intelletto, ma siete lo Spirito, che noi chiamiamo il Sé. In tutte le Sacre Scritture è scritto di ricercare il vostro Sé. Se non conoscete il vostro Sé, non potete conoscere Dio. (Parco Nervi, Genova, Italia, 4 Settembre 2000)
- Per prima cosa, devo dirvi che la Verità è ciò che è. Non possiamo concettualizzarla, non possiamo conoscerla mediante voli dell'immaginazione. Sfortunatamente, non possiamo neanche conoscerla a questo livello di consapevolezza umana, poiché è più sottile della consapevolezza umana. Dentro ognuno di voi vi è la divinità ma, a causa dell'ignoranza, non ve ne rendete conto. Ma non è difficile: anzi, percepire la propria divinità è la cosa più semplice. (da Programmi Pubblici, Firenze, Italia, 1991)
- Così la spiritualità stessa dovrebbe essere soddisfacente da sé. Se siete spiritualmente dotati, allora siete soddisfatti da voi stessi. E questa soddisfazione di sé dentro di voi dovrebbe guidarvi a quell'oceano di gioia di cui vi ho parlato e che tutte le Scritture hanno descritto. Per i sahaja yogi, la parola che usiamo è NIRANANDA. Nirananda significa stato gioioso, in cui niente è necessario. La gioia stessa è la gioia. Voi gioite solo della gioia, niente è necessario per rendervi felici, voi siete felici grazie alla gioia che avete, nello stato di Nirananda. (da Discorsi fatti ai sahaja yogi, Cabella Ligure, Italia, 28 Luglio 1996)
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