Jean-Jacques Rousseau: differenze tra le versioni

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Versione delle 18:15, 31 lug 2005

(1712 - 1778), filosofo francese.

  • Il primo che, avendo cintato un terreno,pensò di dire 'questo è mio' e trovò delle persone abbastanza stupide da credergli fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed errori avrebbe risparmiato al genere umano chi, strappando i pioli o colmando il fossato, avesse gridato ai suoi simili: Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore! Se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno, siete perduti!
  • Tuttavia la modestia è naturale per l'uomo adulto, ma non per i bambini. La modestia comincia con la conoscenza del male.
  • Val molto di più avere la costante attenzione degli uomini che la loro occasionale ammirazione.
  • Tutto è buono quando esce dalle mani del creatore, tutto degenera nelle mani dell'uomo.
  • Su nulla abbiamo meno potere che sul nostro cuore, e, lungi dal comandarlo, siamo obbligati ad obbedirgli.
  • Se ci fosse un popolo di dei, si governerebbe democraticamente. Un governo così perfetto non è adatto agli uomini.
  • L'uomo dice quello che sa, la donna quello che piace.
  • La felicità: un bel conto in banca, un bravo cuoco e una buona digestione.
  • Il gusto è, per così dire, il microscopio del discernimento.
  • L'uomo è nato libero, ma dovunque è in catene.
  • Popoli liberi, ricordatevi di questa massima: si può conquistare la libertà, ma non si riconquista mai.
  • Odio i libri; insegnano soltanto a parlare di quello che non si sa.
  • Noi nasciamo due volte, per così dire: nasciamo all'esistenza ed alla vita; nasciamo come esseri umani e come uomini.
  • Una grande passione infelice è un grande mezzo di saggezza.
  • Si deve arrossire per il peccato commesso e non per la sua riparazione.
  • Conosco troppo gli uomini per ignorare che spesso l'offeso perdona, ma l'offensore non perdona mai.
  • L'arte di dar sapore ai piaceri è quella di essere avari.
  • Tutti lavoriamo per arrivare al riposo: è ancora la pigrizia a renderci laboriosi.
  • Oso quasi dire che lo stato di riflessione è uno stato contro natura, e che l'uomo che medita è un animale depravato.
  • Il rimorso dorme in un periodo prospero, ma si risveglia nelle avversità.
  • È soprattutto nella solitudine che si sente il vantaggio di vivere con qualcuno che sappia pensare.
  • Scegli la via opposta alle usanze e farai quasi sempre bene.
  • Purché un uomo non sia pazzo, si può guarirlo da ogni follia tranne la vanità.
  • Se mai la vanità fece felice qualcuno sulla terra, quel qualcuno non poteva essere altri che uno sciocco.
  • La virtù è uno stato di guerra, e per vivere in essa dobbiamo sempre combattere con noi stessi.
  • La volontà parla ancora quando la natura tace.