Sputnik (film)

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Sputnik

Immagine Yastreb_space_suit_(MMA_2011)_(3).JPG.
Titolo originale

Sputnik Спу́тник

Lingua originale russo
Paese Russia
Anno 2020
Genere fantascienza, orrore
Regia Egor Abramenko
Sceneggiatura Oleg Malovichko e Andrey Zolotarev
Produttore Aleksandr Andryushchenko, Alexander Andryushenko, Fedor Bondarchuk, Pavel Burya, Vyacheslav Murugov, Murad Osmann, Ilya Stewart e Mikhail Vrubel
Interpreti e personaggi

Sputnik, film del 2020, regia di Egor Abramenko.

Frasi[modifica]

  • Solo i soggetti mentalmente forti vengono inviati nello spazio. Lei non può ipnotizzarmi. (Konstantin)
  • Mi sento bene adesso. Un cosmonauta sta sempre bene. Non si preoccupi: me la sono cavata nello spazio, lo farò anche qui. (Konstantin)
  • Soffre di stress post traumatico. La sensibilità nelle mani è ridotta. Il sistema nervoso periferico potrebbe essere danneggiato, ma considerando che lo avete tento prigioniero qui dentro, per tutto questo tempo, c'era d'aspettarselo. (Tatyana)
  • Il più grande sostenitore delle canzoni spaziali è il personale di terra annoiato. (Konstantin)
  • Credo quello che vedo. Lassù non ho visto Dio. (Konstantin)
  • Io sono quella creatura. Senza nessuna morale e senza obblighi. (Konstantin)
  • Non sappiamo quanto tempo impiegherà questa creatura ad adattarsi, ma una cosa è certa: vincerà chi riuscirà a domarla. (Colonello Semiradov)
  • I vincitori non saranno giudicati. (Colonello Semiradov)

Dialoghi[modifica]

  • Colonello Semiradov: Sono qui per chiedere alla montagna di recarsi da Maometto.
    Tatyana: È una richiesta personale o è un ordine?
    Colonello Semiradov: Non ho mai creduto negli ordini. È la natura umana: gli ordini non funzionano con le persone che hanno un'intelligenza fuori dal comune.
    Tatyana: Interessante... questo non è antisovietico?
    Colonello Semiradov: Può darsi, ma io non sono un politico. Si potrebbe dire che siamo colleghi.
  • Konstantin: Sono un eroe nel mio paese.
    Tatyana: Mi scusi, ma non riesco a capire. Una cosa è un attacco a colpi di granate, ma lei è rimasto seduto in una specie di scatoletta a spese del Governo per qualche settimana. Che c'è di eroico in questo?
  • Konstantin: Anch'io sono cresciuto senza un padre e sono comunque diventato un eroe.
    Tatyana: Gli eroi non abbandonano i propri figli.

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