Stato ipnagogico
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Citazioni sullo stato ipnagogico o dormiveglia.
- C'è uno stato di torpore, tra il sonno e la veglia, durante il quale si sogna di più in cinque minuti a occhi semi-aperti, consapevoli di tutto ciò che avviene intorno, di quanto non si sognerebbe in cinque notti con gli occhi completamente chiusi e i sensi nella più totale incoscienza. In tali momenti, l'essere mortale comprende abbastanza del lavorio della sua mente per formarsi una idea, seppur vaga, del suo eccezionale potere: com'essa sia in grado di staccarsi da terra per superare spazio e tempo, libera dai legami con la sua controparte corporea. (Charles Dickens)
- Ho detto che mi piace in modo speciale meditare nel dolce calore del letto, e che il suo piacevole colore contribuisce molto al piacere che vi provo.
Per procurarmi questo piacere, il mio domestico ha ricevuto l'ordine d'entrare in camera mia mezz'ora prima di quella in cui ho stabilito di alzarmi. Lo sento camminare con passo leggero e brancicare con discrezione nella stanza; e quel rumore mi dà il piacere di sentirmi sonnecchiare: piacere delicato e sconosciuto a molte persone.
Si è svegli abbastanza per accorgersi di non esserlo del tutto, e per calcolare confusamente che l'ora delle faccende e delle difficoltà è ancora nel ventre del tempo. (Xavier de Maistre) - Pensò la lentezza del dormiveglia, l'indugio del sopore verso l'alba, quando la volontà velata guida leggermente il sogno felice. (Gabriele D'Annunzio)
Voci correlate
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