Sergio Caputo
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Sergio Caputo (1954 – vivente), cantautore italiano.
Citazioni tratte da canzoni
[modifica]Un sabato italiano
[modifica]Etichetta: CGD, 1983, prodotto da Nanni Ricordi.
- Mi fanno male i piedi a furia di ballare, un pediluvio nel tuo cuore mi concederò. (Bimba se sapessi, n. 1)
- Se la gente di qui si avvilisce così e ci tratta da ragazzini, è perché alla tv non guarda i film su New York City. (Io e Rino, n. 2)
- Spegni un po' quella radio, il bollettino dei trafficanti mi fa paura. (Mettimi giù, n. 3)
- Ho venduto i miei ricordi al museo degli orrori, il futuro mi aspetta con le cosce di fuori. (E le bionde sono tinte, n. 4)
- Questa qui è la neuro militare, non ho niente da fare, leggo le poesie, graffiate sopra i muri scalcinati. (Cimici e bromuro, n. 5)
- E in questo sabato qualunque un sabato italiano | Il peggio sembra essere passato | La notte è un dirigibile che ci porta via lontano. (Un sabato italiano, n. 6)
- Ma perché non vai dal medico? E che ci vado a fare! Non voglio mica smettere di bere e di fumare! (Un sabato italiano, n. 6)
- Confidarmi col tassista mi diverte molto di più: | «Mi lasci pure all'angolo e diamoci del tu!» (Mercy bocù, n. 7)
- Niente birra in frigidaire, l'ennesimo caffè brucia indisturbato lì sul gas. (Week end, n. 8)
- La cassiera ossigenata mi sorride, non ha niente da invidiare a Fernandel, mi racconta di Parigi, io mi sento habitué. (Night, n. 9)
- Piccoli sogni in abito blu ammiccano indiscreti dall'insegna di un locale mentre tu mi proponi discoteche inquietanti e amici naïf: io speravo in un incontro galante cheek-to-cheek. (Spicchio di luna, n. 10)
Italiani mambo
[modifica]Etichetta: CGD, 1984.
- Son servito e riverito dal boss, segna tutto sul mio conto però. (Italiani mambo, n. 1)
- Rivederti è pleonastico, per una volta o due, magari per un thè, dondolarci utopistici in un sogno démodé. (T'ho incontrata domani, n. 2)
- Ricordo vagamente, per comprar le sigarette ho sbagliato e sono entrato al Paradise... ahimè che fatalità! (Vita dromedaria, n. 3)
- Strategia del quieto vivere, coltivare rapporti coi cannibali. (C'aggia fa' with you baby, n. 4)
- C'è un tipo di computer che ti spiega chi sei, lo interrogo ma un fulmine lampeggia sul display, poi mi risponde con la sigla di Happy Days. (Caro diario, n. 5)
- I grilli cantano e la mia bimba somiglia a Betty Boop. (Kiwi, n. 6)
- E adesso che ora sarà a New York? Chiami la SIP, why not? (Amore all'estero, n. 7)
- Caddero giù sincopati, giù per una scala di blues, tentarono una 7a+ disperata: no, non era quella la serata, si suonava per la paga! (Vado alle Hawaii, n. 8)
No smoking
[modifica]Etichetta: CGD, 1985.
- E l'astronave è già passata e tu dov'eri? Nei vernissage a festeggiare eroi leggeri? L'attualità si estrinsecava in altre forme: tutti esauribili a sognar che non si dorme. (L'astronave che arriva, n. 1)
- Autoprescriversi dei farmaci per incrementare la crescita della peluria sullo stomaco. (Metamorfosi, n. 2)
- Qui mi assidero aspettandoti in balia di un bel bouquet di rose tattiche. (Waterloo, n. 3)
- Il mio cuore piange al ritmo del bongo, e la bestia che si agita in me sta abboffandosi di uova di lompo e chardonnay. (Hemingway Caffè Latino, n. 4)
- C'è un uomo in mare, è fuori synch: per ragionare, gli serve un drink. (Scubidù, n. 6)
- La jena si è svegliata, ha in tasca un pagherò per lo psicanalista incauto che la liberò. (La jena si è svegliata, n. 7)
- Son stato in prova nel jet set ma non ho superato il test. (España, n. 8)
- La maturità slitta sempre più in là a rimorchio di un miraggio futuribile. (È già domani, n. 9)
- Mi sfrattano e io per quieto vivere cambio genere: mi esercito al triangolo. (Ho l'hobby del sassofono, n. 10)
Effetti personali
[modifica]Etichetta: CGD, 1986.
- In questa notte disegnata da Walt Disney and company. (Intro, n. 1)
- Feci un po' di sport, scoccodrillai quarantadue Lacoste. (Il pianeta Venere, n. 2)
- Scusemuà, oggi il franco quanto è? Stazionario, un po' più giù dell'omelette. (Io ritorno via da Cannes, n. 3)
- Un dio marino e galeotto ci contamina canotto e sfiatatoi. (Trio vocale militare, n. 4)
- Non che non puoi defezionare il nécessaire col bilama e il piegaciglia e un videotape col Barbiere di Siviglia. (L'arca di Noé, n. 5)
- Mi consigli un buon veterinario chè il pediatra non mi accetta più. (Effetti personali, n. 6)
- Cucinare non vorrei... suicidarmi o andare giù al take-away? Che disastro quando non ci sei! (I cinesi non si affacciano mai, n. 7)
- Charlie disse a Imola: ciccia poche chiacchiere, t'hanno vista tutti insieme a Bravo3... c'era pure Alfa con un pony express (Un radio taxi così, n. 8)
- Ma adesso è bello immaginarti double-face, un po' demonio e un po' pin-up e un po' massaia Dash. (Flamenco amorespia, n. 9)
- Essere o non essere firmati Saint Laurent? gli esistenzialisti si chiedevano nei bar. (Tigre contro tigre, n. 10)
Storie di whisky andati
[modifica]Etichetta: CGD, 1988.
- Bidoni di immondizia che mi chiamavano papà (Non bevo più tequila, n. 1)
- Come ti senti stamattina... come un Martini senza oliva (Movin' away, n. 2)
- La notte è un pazzo con le mêches che stapazza dei pezzi di jazz (Anche i detective piangono, n. 3)
- Mi sto impiccando e sono già lì lì per saltare, ma arrivo un pacco e devo scender giù per firmare. (Vieni a salvare mia anima, n. 4)
- Per i fabbisogni erotici c'è un robot... l'ho battezzato 'Mousse di fragola'... somiglia ad Ava Gardner giovane. (Bingo torna giù, n. 5)
- Mi cerco e non mi trovo più, ma dove sarò andato, non so, m'avevo tanto amato però. (Oh mama della jungla blu, n. 6)
- Per quell'ombra di dubbio che ti segue dovunque vai... (Quando un amore va, n. 7)
- Traffico in perle per maiali: mettiamoci in affari, tu i maiali ed io i bijoux (Maccheroni amari, n. 8)
- Ciao, mi avevano detto che eri morta, ma adesso che importa, andiamo a celebrare. (Ai confini della realtà, n. 9)
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