Tarquinia Molza
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Tarquinia Molza (1542 – 1617), compositrice, musicista e poetessa italiana.
Citazioni di Tarquinia Molza
[modifica]- Dopo l'aspra partita in gran dolore(da Opuscoli inediti di Tarquinia Molza modenese, Appresso Pietro Lancellotti, Bergamo, 1750, Sonetto, p. 83)
Lassa restai, e con pena infinita
Mi vo struggendo in così fiero ardore,
Che più la morte bramo, che la vita:
E s'io non ho soccorso al miser core,
L'alma sarà da me certo partita;
Ahimé ch'ognor piangendo prego Amore
O che m'uccida, o che mi porga aita!
Un sol rimedio trovo al mio martire,
A l'intensa mia doglia, a tanti affanni,
Ch'a l'afflit'alma a tutte l'ore sento,
Che 'l ciel mi faccia innanzi a voi morire,
Per dar fin sempre ai gravi, e tristi danni,
Che per voi porto, ed al mio gran tormento.
Citazioni su Tarquinia Molza
[modifica]- Ella si ritrasse a Ferrara, nel 1580 o 1581, e quivi con le sorelle del duca Alfonso II, la Lucrezia e la Leonora del Tasso, si trattenne, e instituì un concerto di dame che fece furore. La sua bellezza, il suo spirito, le sue rare virtù di poesia, di suono e di canto innamorarono tutti i cavalieri di quella coltissima città. Il duca Alfonso mantenne una giostra per lei, e il Tasso immortalò questo onore resole in un sonetto:Donna ben degna, che per voi si cinga(Eugenio Salomone Camerini)
La gloriosa spada e corra in giostra
Il grande Alfonso, e s'altri a prova giostra
E de' vostri color le piume ei tinga;
Non fia ch'a più begli occhi adorni e pinga
L'arme dove i pensieri accenna e mostra,
Né da più bella man che dalla vostra
Prenda bel dono e in ballo indi la stringa.
- Sentì fino addentro dell'anima la forza della musica, e fu soavissima sonatrice di liuto. Ebbe sommi onori in Roma, e contro ogni uso fu fatta cittadina romana. (Ginevra Canonici Fachini)
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