Teresa De Giuli-Borsi

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Teresa De Giuli-Borsi

Teresa De Giuli-Borsi (1817 – 1877), soprano italiano.

Citazioni su Teresa De Giuli-Borsi[modifica]

  • Dotata d'una voce oltremodo estesa, chiara, agile e robusta, guidata da un sentimento gentile e insinuante, Teresa De Giuli rappresentava il modello perfetto del vero soprano lirico, di cui oggi non esiste più traccia. (Gino Monaldi)

Francesco Regli[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Non potendo dedicarsi al canto, perché priva di voce, sperava solamente di poter divenire una buona istitutrice nel Collegio medesimo [ove suonava il clavicembalo]. Ma à quelque chose malheur est bon! Una grave malattia le donò la voce che non aveva; ad un tratto si vide diventata cantante, con sua non lieve sorpresa. È facile supporre come allora ella si desse con amore al bel canto, e come ponesse subito in opera i nuovi doni.
  • Nel 1842 Giuseppe Verdi riprodusse alla Scala di Milano il Nabucco, e volle che la De Giuli fosse Abigaille; accettò, e da quel momento ella rifulse fra le più splendide celebrità dell'arte. Verdi non si era ingannato!
  • La sua carriera non ha bisogno d'illustrazioni: a scuotere tanti e sì diversi Pubblici, a cogliere dovunque fiori e corone, si esige un gran merito, il merito di Teresa De Giuli.

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