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Tony Effe

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Tony Effe, pseudonimo di Nicolò Rapisarda (1991 – vivente), rapper italiano.

Citazioni di Tony Effe

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Citazioni in ordine temporale.

  • Passano gli anni, e cresci. Succede in modo naturale. All'inizio pensi più al divertimento e a fare casino. A dire il vero non so neanche se sono più produttivo adesso che vado in studio in orari di ufficio o prima che col fatto che non avevamo niente da fare invece di stare in strada stavamo in studio. Ho conosciuto un sacco di gente, sono cresciuto, sono passati cinque anni che poi sono quelli dai 25 ai 30, quindi anni proprio di cambiamento.[1]
  • Sono stato arrestato un paio di volte per rissa, da minorenne e maggiorenne. Ho iniziato a picchiarmi che avevo tredici, quattordici anni al parchetto ma sempre per ragione. Reagivo alle ingiustizie facendo a botte. Se voglio una cosa materiale la prendo con la violenza, ma sono consapevole che sbaglio. Tante volte non vorrei essere Tony Effe. Prima ero felice di esserlo, ma adesso con il successo le persone si relazionano diversamente con me. Mi sento più solo rispetto a prima.[2]
  • Quando stavo al liceo mio padre mi dava 150 euro a settimana di paghetta. Nel senso, che ci devo fare? Per me 150 euro erano pochi. A diciassette anni comunque già fumavo e già avevo il motorino. Ero un povero del centro. La mia rivalsa era economica, non vengo dalle case popolari, ma abitavo in una casa da 90 metri quadri e mi sentivo inferiore quando andavo a casa del figlio di X che aveva la casa con la piscina a Capalbio.[3]

Note

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  1. Dall'intervista Tony Effe è tornato per riprendersi la trap, rollingstone.it, 4 giugno 2021.
  2. Dall'intervista di Valentina Dirindin, Tony Effe: "La droga, le risse e quando ho tradito Taylor Mega. Tante volte non vorrei essere me", vanityfair.it, 4 dicembre 2023.
  3. Dall'intervista Tony Effe: "Mio padre mi dava 150 euro alla settimana, ero un povero del centro e lo soffrivo", rollingstone.it, 6 giugno 2024.

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