Utente:Camelia.boban/Wangari Maathai
Aspetto
Blocco di 5 citazioni + 6 del discorso all'assegnazione del Nobel spostato nella voce principale).
La religione della terra
[modifica]- Possiamo amare noi stessi, amando la Terra; essere grati per ciò che siamo, proprio come siamo grati per la generosità della Terra; migliorare noi stessi proprio come ci autopotenziamo per migliorare la Terra; rendere un servizio a noi stessi, proprio come facciamo volontariato per la Terra. Noi esseri umani abbiamo una consapevolezza che ci permette di apprezzare l'amore, la bellezza, la creatività e l'innovazione, o di lamentarci della loro mancanza. Quanto più riusciamo ad andare oltre noi stessi e i nostri istinti biologici, tanto più sperimentiamo che cosa significhi essere persone e dunque diversi dalle altre forme di vita. Possiamo apprezzare la delicatezza della rugiada o un fiore sbocciato, l'acqua che scorre sulle pietre o la maestosità di un elefante, la fragilità di una farfalla, un campo di grano o le foglie agitate dal vento. E queste reazioni al mondo naturale possono ispirarci un sentimento di meraviglia e bellezza che a sua volta stimola un senso del divino. Per quanto una determinata pianta, foresta o montagna possa non essere in sè venerabile, i servizi di sostentamento vitale che essa offre – l'ossigeno che respiriamo, l'acqua che beviamo – rendono possibile la vita e pertanto meritano il nostro rispetto. È da questo punto di vista che l'ambiente diventa sacro, poichè ditruggere ciò che è essenziale per la vita significa distruggere la vita stessa. Allo stesso modo, i principi spirituali esaminati in questo libro sono strettamente collegati con la natura. Molti profeti di diverse tradizioni religiose furono ispirati dalla natura o vi fecero ritorno per estrarne la saggezza. Inoltre, noi umani spesso non disponiamo delle parole per esprimere i nostri pensieri e le nostre idee riguardo al divino: allora usiamo simboli, molti dei quali appartengono al mondo naturale, come l'albero, il fiume, il Sole, la Luna e gli animali. (p. ?)
- [Sulla convinzione dell'uomo che le risorse siano illimitate] [...] che ci sono sempre altri alberi da tagliare, altra terra da utilizzare, altri pesci da pescare, altra acqua da consumare o ricavare, altri minerali da estrarre o cercare. (p. 32)
- È importante che ci informiamo sulla provenienza dei prodotti che consumiamo, sul modo in cui essi vengono realizzati e sulle condizioni di lavoro di chi li produce. (p. 61)