Valentina Rodini

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Valentina Rodini (2018)

Valentina Rodini (1995 – vivente), canottiera italiana.

Citazioni di Valentina Rodini[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [«Valentina, cosa le ha lasciato l'esperienza di Tokyo?»] Appena ho vinto la medaglia, ho provato una sensazione di pace. Abbiamo lavorato cinque anni per quel giorno, per quella gara e siamo riuscite a centrare in pieno l'obiettivo. Al momento dell'inno, ho provato una gioia immensa. Anche adesso mi sento molto più leggera.[1]
  • Perché le gare di canottaggio vengono coperte dalla Rai solo per due ore su tre giorni di regate? Perché durante le interviste ci chiedono di portare pazienza se sbagliano dicendo canoa o sbagliano i nostri nomi [...]? Iniziamo a dare le giuste informazioni e uno spazio più ampio a questo sport. Sarà poi la gente a giudicare se le nostre gare danno così poche emozioni.[2]
  • Non sta a noi decidere a chi assegnare le sponsorizzazioni, ma ci chiediamo perché uno sport come il nostro non abbia la visibilità che merita. Noi più di vincere un oro olimpico non potevamo fare. Noi abbiamo vinto un oro, ma davanti alla tv c'erano ragazzi che magari hanno iniziato a sognare anche loro. Se dopo l'Olimpiade il canottaggio sparisce, diventa invisibile, muoiono le vocazioni, si butta al vento il nostro sacrificio e quello di una grande struttura che è dietro di noi e che ci ha permesso di arrivare dove siamo arrivate.[3]

Valentina Rodini: «Mi sembra ieri. Ma dopo l'oro quanti problemi»

Intervista di Lucilla Granata, laprovinciacr.it, 29 luglio 2022.

  • [...] noi atleti [...] stressiamo al massimo il fisico per ottenere la prestazione migliore da concentrare in pochi minuti e abbiamo capito presto che quella performance vincente, si può fare una volta sola. Poi bisogna mettere in conto di pagarne lo scotto e prepararsi a ripartire.
  • [Dopo la vittoria dell'oro olimpico] La mia vita è cambiata tanto soprattutto all'inizio perché mi chiamavano ovunque. Per interviste sui giornali, per presenze tv, per conferenze, per eventi. Era cambiato molto anche il modo in cui ti guardavano gli altri atleti. Gli atleti sanno meglio di chiunque altro quanto sacrificio possa stare dietro una medaglia tanto pesante e avevano iniziato tutti a guardarmi come si guarda uno che ce l'ha fatta. Tutti in quel momento, mi riconoscevano il valore del lavoro che avevo fatto, non solo della prestazione. Ma prima o dopo, arriva il momento in cui le luci si spengono e si rimane di nuovo soli con la barca, due remi e il gesto tecnico. Domandandoti se sia ancora perfetto, o almeno lo sia abbastanza. Se ritroverai le stesse forze che hai avuto all'Olimpiade. La stessa testa, la stessa concentrazione. Lo stesso equilibrio. Sapevo che sarebbe stato difficile, lo sapevo.
  • [«Una medaglia d'oro all'Olimpiade è il sogno di qualsiasi atleta e ci arrivano pochissimi a conquistarla. Perchè dunque non crogiolarsi giustamente un po' nel ricordo?»] Perché può essere dannoso. Non bisogna mai rischiare di perdersi nel passato, ma focalizzarsi sulla costruzione del futuro. C'è il rischio appagamento e poi subentra anche un po' la paura di non essere più la stessa. Il timore di non riuscire più a ritrovare quel mix perfetto di forma fisica, mentale, condizioni esterne anche, che ti portano alla prestazione perfetta.
  • Darò sempre il 110%. Perchè dare di più di tutto, è l'unico modo che conosco per fare le cose.

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Angelica Cardoni, Valentina Rodini tra l'oro, la moda, un libro suo e... "A Tokyo ho vinto anche una lezione di sciabola!", gazzetta.it, 30 agosto 2021.
  2. Da una storia sul profilo ufficiale instagram.com; citato in Lo sfogo di Federica Cesarini e Valentina Rodini: "Un oro olimpico e neanche uno sponsor", eurosport.it, 12 ottobre 2021.
  3. Da un'intervista a la Repubblica; citato in Tokyo 2020, intervista a Rodini e Cesarini: "Ormai contano solo i follower, non i sacrifici delle atlete", eurosport.it, 14 ottobre 2021.

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