Valérie Perrin

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Valérie Perrin (1967 – vivente), scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese.

Citazioni di Valérie Perrin[modifica]

  • Credo che ci siano due modi diversi per guardare un cimitero: come un luogo di tristezza e come un giardino "des esprits", un posto pieno di fotografie, di fiori ma anche di epitaffi che parlano d'amore, di bellezza e di resurrezione. Il cimitero è un luogo di tristezza ma anche di struggente poesia.[1]

Incipit di alcune opere[modifica]

Cambiare l'acqua ai fiori[modifica]

I miei vicini non temono niente. Non hanno preoccupazioni, non si innamorano, non si mangiano le unghie, non credono al caso, non fanno promesse né rumore, non hanno l’assistenza sanitaria, non piangono, non cercano le chiavi né gli occhiali né il telecomando né i figli né la felicità.
Non leggono, non pagano tasse, non fanno diete, non hanno preferenze, non cambiano idea, non si rifanno il letto, non fumano, non stilano liste, non contano fino a dieci prima di parlare, non si fanno sostituire.

Il quaderno dell'amore perduto[modifica]

Sono andata a comprare un quaderno da père Prost. Ne ho scelto uno azzurro. Non avevo voglia di scrivere il Romanzo di Hélène sul computer, perché intendo portarmelo appresso, nella tasca del camice.
Sono tornata a casa e sulla copertina ho scritto: La donna della spiaggia. Poi, sulla prima pagina:

Hélène Hel è nata due volte. Il 20 aprile 1917 a Clermain, in Borgogna, e il giorno in cui, nel 1933, poco prima dell'estate, ha incontrato Lucien Perrin.

Note[modifica]

  1. Da "Valérie Perrin: «Vi spiego il segreto del libro più letto durante la quarantena», intervista di Lucia Esposito, Libero, Milano, 25 novembre 2020, p. 19.

Bibliografia[modifica]

  • Valérie Perrin, Cambiare l'acqua ai fiori, traduzione di Alberto Bracci Testasecca, Edizioni e/o, 2019. ISBN 9788833570990
  • Valérie Perrin, Il quaderno dell'amore perduto, traduzione di Giuseppe Maugeri, Casa Editrice Nord, 2016. ISBN 9788842928522

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