Veronica Giuliani
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Santa Veronica Giuliani (1660 – 1727), mistica italiana.
Diario della vita interiore
[modifica]- Più l'anima è vuota di sé, abbandonata a Dio e perduta in Lui nell'umiltà, nella passività, nella donazione, più le sue opere sono perfette, perché più divine. (Diario IV, 226-228; p. 77)
- La vera vita è quando si ama Dio e ci scordiamo di noi. Così comprendo che devo incamminarmi per questa strada. Infatti, Iddio vuole che mi distacchi da tutto; ma lo studio principale deve essere questo, levare me da me medesima. Ciò si fa, con un esercizio di annegazione continua, con non gustare più niente, e avere solo gusto di dare gusto a Dio. La santa umiltà fa trovare modo di fare in tutto la volontà di Dio e facendo questa, non è poco vantaggio per l'anima; perché, unendosi tutta alla divina volontà, s'imprime in lei la vera via, verità e vita che è Iddio. (Diario II, 908; p. 98)
- Il divino amore operò tanto, che parevo impazzita; chiedevo pene e dolori; ma il penare facevami più pazza, essendo proprio dell'amore crescere nel patire. Tutto ciò era nell'intimo dell'anima la quale stava in quel mare immenso ed infinito di Dio che non è capito, e di cui non si può comprendere la grandezza ed immensità. Tenendo Esso, in sé, questa anima, ella vi si perde, vi sta nuotando, come il pesce nell'acqua, e non trova altra via che in Dio, per Dio, con Dio. Il cuore amoroso comunica, allora, all'anima l'istesso suo amore, la spoglia da tutto, e vuole essere solo operante [in lei].
Le sue operazioni non si possono raccontare con parole; esso non sta mai, mai ozioso; si manifesta sempre più con modi segreti; ma la sua vista non è visibile agli occhi del corpo, e solo serve a questo di pena e di tormento. Si sente consumare, come cera al fuoco; non sa che cosa sia; l'umanità non è capace di sostenere il divino amore. (Diario III, 902-904; p. 140) - Maria SS.ma a S. Veronica: «Figlia, sappi che ora nel mondo è venuto un vivere tale che pochi si salveranno. Tutti offendono Dio, tutti sono contrari alla legge di Pio, ma quello che più dispiace a Dio è il peccato, specie quello commesso nelle comunità e dai Sacerdoti che, ogni mattina, consacrano indegnissimamente. Quanti, oh quanti vanno giù all’inferno. Figlia, Iddio vuole che tu patisca e preghi per tutti costoro». (D IV, 744)[1]
Note
[modifica]- ↑ Citato in Santa Veronica Giuliani e il Preziosissimo Sangue, Radio Spada, 9 luglio 2020
Bibliografia
[modifica]- Veronica Giuliani, Diario della vita interiore, selezione di Leone Veuthey, a cura di Domenico Alfonsi, Miscellanea francescana, Roma, 2005. ISBN 88-87931-45-3
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