Vincenzo Scifo

Vincenzo Scifo (1966 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore belga.

Perdonate lo Scifo

Intervista di Elio Corno, Guerin Sportivo nº 6 (680), 10-16 febbraio 1988, pp. 14-15.

Io penso di essere un campione... "Bidone" non so che cosa significhi.
[«Spesso lei è accusato di mostrare in campo un impegno soltanto formale: difetta di personalità o di grinta?»] Forse di tutte e due le cose. In Belgio, ad esempio, per giocare bene non bisognava avere tanta grinta. In Italia ho trovato un calcio diverso, ecco perché mi trovo un po' in difficoltà. Per quanto riguarda la personalità, non credo che mi manchi perché nel mio Paese l'avevo e quindi non penso di averla perduta: certo qui ci sono campioni di fama mondiale, c'è gente che di personalità ne ha da vendere; non scordiamoci, però, che quella gente ha molti più anni di me e pertanto anche maggior esperienza.
[«Cosa pensi dei giornalisti italiani? E quali sono i suoi rapporti con loro?»] Fanno il loro lavoro, sono bravi, ma anche cattivi perché amano generare polemiche. Io credo di avere un ottimo rapporto con la stampa. Sono sempre disponibile, non mi faccio mai negare. Certo che se qualcuno dovesse comportarsi scorrettamente, beh, allora non starei lì a subire.
In Belgio c'è meno spettacolo, ma in campo si va per vincere. Non c'è il tatticismo che ci soffoca in Italia. E poi, lo ripeto, la stampa è meno presente, meno assillante, più permissiva.
[«A volte dà la sensazione di essere nato vecchio: impeccabile, assolutamente formale, sempre disponibile. Recita il ruolo del superprofessionista o è proprio il suo modo di essere?»] Sono un ragazzo semplice e per questo devo essere il più professionista possibile. Non recito nessun ruolo. Cerco soltanto di essere educato con la gente. La semplicità fa parte del mio vivere.

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