Virginia Corby
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Virginia Corby (1795 – 1845), danzatrice francese.
Citazioni su Virginia Corby
[modifica]- Piena d'intelligenza e di sentimento, essa rendeva con potente espressione le passioni dei personaggi da lei incarnati, tanto che il suo valore di mima era pari alla sua grande bravura di danzatrice. (Gino Monaldi)
- Una sera, mentre la Corby eseguiva una delle sue meravigliose variazioni, un colpo di pistola risuonò in teatro e in pari tempo si vide piegarsi esanime sul davanzale d'un palchetto di proscenio la testa d'un giovane di circa 25 anni. La Corby ebbe un grido istintivo di raccapriccio e di spavento. Essa aveva subito riconosciuto nel suicida il suo infelice adoratore. La morte fu quasi istantanea. La Corby ebbe appena il tempo di precipitarsi sul morente, inginocchiarsi presso di lui e raccogliere il suo primo ed ultimo bacio. Fu un quadro terribile e impressionante, dinanzi al quale il pubblico rimase muto e stupefatto, come se ciò che vedeva appartenesse all'azione drammatica del ballo. (Gino Monaldi)
- La Corby aveva una graziosissima figura; ben tornite erano le sue membra; bello era il suo viso; sfavillante, poetico il guardo. La sua danza potea chiamarsi elegante, briosa, perfetta in ogni parte, varia, animata, attraente. Anche nella mimica era valentissima, e con fina intelligenza, profondo sentire e non comune energia sostenne parti importanti e difficili.
- Un giovane appartenente a una delle principali famiglie di Bordò[1], invaghitosi della Corby, la chiese in isposa, e non potendola avere, una sera si troncò la vita con una pistola, mentr'ella danzava. Svenne Virginia alla terribile catastrofe, e si ammalò gravemente. Per varii anni nello stesso giorno, nella stessa sera, nella stessa ora, in cui l'infelice erasi ucciso, ella avea spaventevoli visioni, ed a stento ricuperavasi.
- Virginia Lion[2] si distinse pure in società per un'educazione squisita, per raro spirito, e per un modo di scrivere assai gentile e tutto suo. Queste elette qualità si trovavano negli artisti di teatro un tempo – adesso no di certo, rispettando le eccezioni.