Vitellio
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Aulo Vitellio Germanico Augusto, meglio conosciuto semplicemente come Vitellio (15 – 69), imperatore romano.
Citazioni su Vitellio
[modifica]- Era tuttavia bonario e liberale: virtù che, se non c'è misura, menano a rovina. (Publio Cornelio Tacito)
- Giovanissimo, è amante di Tiberio, poi di Caligola, quindi di Nerone. «Il favore di questi tre principi», scrive Svetonio. «lo innalza all'apice degli onori e finanche alle prime dignità del sacerdozio». Per giungere a questi alti e religiosi impieghi, Vitellio, ha fatto uso di mezzi piuttosto sorprendenti. (Georges Roux)
- Vitellio ha il difetto certo di trovarsi afflitto da una golosità mostruosa. È lui che un giorno offre quel festino di cui ancora si parla, e per il quale flotte intere hanno corso tutti i mari dell'impero allo scopo di riportarne i frutti più esotici, i pesci più rari la selvaggina più ricercata. Questo grande mangiatore è evidentemente diventato di una spaventosa corpulenza. A fianco a lui Nerone non era che una silfide. (Georges Roux)
- Vitellio, quando fu catturato nel suo nascondiglio, dove, tanto per cambiare, banchettava, fu trascinato nudo per la città con un laccio al collo, bersagliato di escrementi, torturato con ponderata lentezza, e alla fine gettato nel Tevere. (Indro Montanelli)