Vittorio Cini

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Il conte Vittorio Cini (primo da sinistra) con gli ingegneri Carlo Semenza, Mario Mainardis e Antonio Rossi, 23 luglio 1953.

Conte Vittorio Cini (1885 – 1977), politico e imprenditore italiano.

Citazioni su Vittorio Cini[modifica]

Indro Montanelli[modifica]

  • A colazione da Cini. Ha avuto un brutto crollo, ma ha ancora risorse. Le tira fuori quando è in compagnia. Ma quando è solo, mi dice sua moglie, sprofonda in quei tetri silenzi che sono i colloqui di un uomo con la morte.
  • A pranzo da Vittorio Cini con una ventina di altri invitati. A colazione ne aveva avuti altrettanti. E così ieri. E così avantieri. E così sempre. A ottantadue anni suonati, è fresco, roseo, insaziabilmente voglioso di intrattenere e di essere intrattenuto. A conclusione della serata, mi sfida a una gara di canto. Scegliamo come banco di prova Vecchia zimarra, e stoniamo maledettamente entrambi, ma io meno di lui. I presenti mi assegnano la vittoria. Di colpo, Vittorio perde il suo buon umore. È talmente abituato a vincere, che non accetta di perdere nemmeno nel canto.
  • Sosta a Venezia, dopo il voto a Cortina. Visita d'obbligo a Vittorio Cini, e passeggiata con lui sulle Zattere. Vedendolo, un vecchietto sdrucito, ma dignitoso, si leva il cappello e gli tende la mano, evidentemente per mendicare. Vittorio giel'afferra e gliela stringe con effusione dicendogli: «Caro!... Caro!... Caro!...Coma la va?» È in perfetta buona fede: la buona fede di un doge lontanissimo dalle afflizioni della miseria e perfino incapace di immaginare che ce ne siano.

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