Álvaro Recoba
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Álvaro Recoba (1976 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore uruguaiano.
Da I Signori del Calcio, Sky; citato in corrieredellosport.it, 5 ottobre 2012.
- Ero orgoglioso di giocare insieme a Ronaldo, uno dei giocatori più forti che abbia mai visto. Al debutto stagionale dell'Inter tutta la gente era venuta per vedere lui e sono quelle partite dove dici "andiamo a vedere Ronaldo, vinceremo 3-4 a zero e sarà una festa". Invece il Brescia è passato in vantaggio e noi facevamo fatica perché era la prima di campionato. Quando mancavano venticinque minuti Simoni mi dice di entrare. Alla seconda palla che ho toccato ho pareggiato, poi subito dopo c'è stata la punizione e anche se c'era Ronaldo che poteva calciarla l'ho tirata io. Quella partita ha segnato me ma anche tanti tifosi, perché quando mi incontravano mi hanno sempre detto "io c'ero alla partita contro il Brescia".
- [Sul rapporto con Massimo Moratti] Avere la stima del Presidente mi ha certamente aiutato, ma io non ho mai approfittato di questa cosa. Ovviamente mi faceva piacere che lui parlasse bene di me, ma non facevo il lecchino per ottenere questo. Se lo faceva è perché lo sentiva così come era per me quando parlavo bene di lui, ma non ci guadagnavo niente, questa è la verità.
- Contro la Juve avevi sempre rispetto per la squadra e per i giocatori che avevano e quando si diceva che loro vincevano con un aiuto, ti dico la verità, forse potevano vincere lo stesso anche senza queste cose. I giocatori sul momento non pensano che se fischiano qualcosa o succede qualcosa di particolare sia per un motivo, quando giochi non ti rendi conto di questo. Lo capisci dopo, quando è venuto fuori quello che succedeva, che chiudevano gli arbitri e altre cose. Poi, ognuno sa bene cosa ha fatto bene e cosa ha sbagliato.
- Da parte mia penso che quello Scudetto [2005-2006] l'abbia vinto la Juve perché aveva dei grandi giocatori e se hanno ricevuto degli aiuti saranno felici loro. Io so che il giocatore resta sempre il più onesto, dentro al campo e nel mondo del calcio. Quando è venuto fuori che lo Scudetto era stato assegnato all'Inter, ho pensato che i giocatori non lo sentissero come proprio.
- [«Rimpianti?»] Forse il fatto di avere avuto un po' di talento innato mi ha giocato un po' contro perché mi sono accontentato di quello che avevo e questo a fine carriera sarà un rimpianto.
- [Su Zanetti] Con Javier abbiamo fatto tanti anni insieme e già a 22-23 anni era un toro e faceva tutto quello che deve fare un giocatore professionale, tutto. Io non conosco un altro giocatore che fa quello che fa lui. Perché oltre tutto lui faceva tutte le partite senza stancarsi mai.
- L'Inter è una squadra che punta sempre a vincere. Ogni giocatore che va all'Inter sa che deve andare a vincere lo Scudetto, come fai a dire al tifoso che arriverai terzo? Secondo me è difficile. Secondo me l'Inter, per quello che ha fatto, adesso ha un credito con i suoi tifosi e deve andare a riprendersi quello che ha fatto tre anni fa quando ha vinto tutto.
Citazioni su Álvaro Recoba
[modifica]- Il Chino è un mito, un grande amico. Avrebbe potuto fare di più all'Inter, ma gli è mancato qualcuno che lo stimolasse nel modo giusto. Il ruolo gli ha permesso di correre meno di me e questo incide. (Julio Ricardo Cruz)
- Recoba è sempre rimasto un sogno: tu lo mettevi in campo e sapevi che poteva farti in ogni momento la cosa più bella che avevi mai visto. (Massimo Moratti)
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