Carlo Taormina
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Carlo Taormina (1940 – vivente), avvocato e politico italiano.
Citazioni di Carlo Taormina
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- [Sul caso Telekom Serbia] Confesso, sono io il burattinaio, il puparo di tutta questa vicenda, mi autodenuncio per concorso in calunnia con Paoletti, Marini e Pintus. [Ho] creato difficoltà a Forza Italia e a Berlusconi. [È quindi giusto] che mi ritiri dalla vita politica. Ho sbagliato fortemente, e questa è una confessione aperta, è giusto che faccia pubblica ammenda; do atto a Repubblica di essere dotata di giornalisti di primo rango. Sto dando un annuncio serio, darò le dimissioni da deputato nei prossimi giorni. Attraverso i diversi processi indicati da Repubblica e per i miei rapporti con personaggi come D'Andria, Fracassi, Di Bari e anche Francesco Pazienza, tutti collegati dall'immaginario collettivo a servizi segreti deviati e a truffe e riciclaggio internazionali, sono riuscito a raggiungere l'obiettivo di mettere la Commissione Telekom Serbia di essere oggetto di una polpetta avvelenata. Mi assumo tutte la responsabilità di personaggi che chiamando in causa Prodi, Dini e Fassino li hanno gravemente calunniati; e mi autoaccuso per concorso in calunnia, anche se mi auguro che Repubblica faccia altrettanto, perché mentre io mi autoaccuso vorrei sapere da D'Avanzo e Bonini chi fossero i loro burattinai dell'epoca e a chi prestano ora il loro servizio. Repubblica ha ragione, non posso querelare![1]
- [Sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin] Erano in vacanza in Somalia, non stavano conducendo nessuna inchiesta: la Commissione lo ha accertato.[2]
- [Sul caso di Eluana Englaro] Si è consumato un omicidio vero e proprio. [È] stato preso per i fondelli lo stesso Parlamento. La mia denuncia sarebbe stata quella di tentato omicidio, ora sarà diversa, ovvero di omicidio premeditato. E sarà contro il padre della ragazza Beppino Englaro, contro i medici che la hanno assistita ed anche contro il Procuratore della Repubblica di Udine per abuso di ufficio o per i reati che si ravviseranno. Per il magistrato di Udine, assolutamente inerte, chiederò l'intervento della Procura della Repubblica di Milano competente per i reati commessi dal giudici di Udine. Questo barbaro omicidio, attentato contro la vita, deve essere colpito e castigato.[3]
- Ho lavorato per anni per Berlusconi, conosco le sue strategie. Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella. Quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002, gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese apertamente e noi, fedeli esecutori della volontà del principe, ci siamo messi a scriverla. E abbiamo anche fatto un bel lavoretto, devo dire: sembrava tutto a posto. Poi una sera di fine ottobre, verso le 11, arrivò una telefonata di Ciampi. Io dissi a Berlusconi che con quella modifica non sarebbe servita più a niente. Lui ci pensò un po' e poi rispose: "Intanto facciamola così, poi si vede". Avevo ragione io: infatti la legge passò con quelle modifiche e non gli servì a niente.[4]
- Molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l'entourage più ristretto del Cavaliere.[4]
- [A proposito del dossier segreto su Ilaria Alpi] Io non ricordo assolutamente di aver dato quel documento all’allora capo della Polizia e sicuramente non diedi nessuna delega d’indagine a Gianni De Gennaro.[5]
Note
[modifica]- ↑ Citato in Taormina: "È colpa mia, mi ritiro dalla politica", Repubblica.it, 26 settembre 2003.
- ↑ Nel gennaio 2004; citato in Federico Marconi, Ilaria Alpi, cronaca di 23 anni senza verità, Espresso.it, 7 luglio 2017.
- ↑ Citato in Eluana: Taormina li denuncio per omicidio premeditato, Repubblica.it, 9 febbraio 2009.
- ↑ a b Citato in La verità su B. raccontata dal suo ex avvocato, Gilioli Blog, Espresso.it, 29 gennaio 2010.
- ↑ Citato in Andrea Palladino, Caso Ilaria Alpi e quel dossier segreto consegnato a Gianni De Gennaro, Espresso.it, 9 aprile 2015.
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