Denise Capezza

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Denise Capezza (2015)

Denise Capezza (1989 – vivente), attrice italiana.

Citazioni di Denise Capezza[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [...] adoro vestirmi a seconda di come mi sento, indossando sempre qualcosa che mi identifichi. Non ho uno stile ben definito. Mi vesto a seconda dello stato d'animo. A volte gipsy, a volte rock, a volte trasandata, altre volte da maschiaccia, oppure più femminile. Ho mille me stessa dentro di me e le rispecchio anche nell'abbigliamento.[1]
  • La danza è una disciplina che ti fa combattere ogni giorno con i tuoi limiti. Mi ha reso una persona combattiva e che non si abbatte di fronte alle difficoltà. Mi ha insegnato il senso della disciplina e della professionalità che mi porto sempre con me.[1]
  • [...] detesto quando mi viene richiesto di essere solo carina. Ciò non vuol dire che voglia castigarmi o imbruttirmi a tutti i costi, anzi... Non lo ritengo affatto necessario per essere considerata una brava attrice.[2]
  • Il cinema va comunque preservato: la sala è un luogo sacro, il posto dove scatta qualcosa di magico che sul divano non avviene.[3]
  • Il teatro è la cosa che mi piace di più anche se per destino, e non per scelta, ho fatto poche cose in teatro. Sento l'esigenza di andare alle radici della recitazione: a teatro si moltiplicano emozioni, sei artefice del tuo destino in scena.[3]
  • Facevo danza classica, lasciata per un brutto incidente. Così ho frequentato un corso di recitazione. Un colpo di fortuna perché, subito dopo, ho partecipato a un casting per una serie televisiva turca, sono stata presa e ho iniziato la gavetta. [«Com'è stata l'esperienza in Turchia?»] Avevo 21 anni, non parlavo una parola di turco, me la cavavo scolasticamente con l'inglese e impersonavo una ragazza moldava. Mi sono trovata a imparare a memoria dall'oggi al domani il copione (una puntata a settimana!), a studiare turco e inglese, ad assimilare qualche parola di moldavo, indispensabile per il personaggio. Quando nel 2016 sono stata scelta per il ruolo di Marinella in Gomorra, recitare nel mio amato dialetto a Napoli mi è sembrato quasi una vacanza.[4]
  • [«Che rapporto hai con i social?»] Non posto miei momenti privati e provo a non espormi troppo. Diciamo che considero Facebook e Instagram uno strumento di lavoro, dove mostro il mio lato professionale. Haters? E chi non ne ha. Se le critiche sono, come si dice, "costruttive" rispondo anche. Se no non mi ci metto e passo oltre.[4]
  • Devo dire che sono stata molto fortunata, mi sono arrivate sempre proposte interessanti [...]. Sono felice di non aver preso parte a storie alla tarallucci e vino, per dirla alla napoletana. Oltre a questo, devo ammettere che ho lottato per non interpretare la carina di turno: pur essendo io un'attrice emergente, ho cercato di evitare i ruoli improntati solo su una sterile bellezza. I personaggi che ho interpretato finora sono, sì, legati a un'estetica, nel senso che erano avvenenti, ma questa era funzionale al racconto. La bellezza non era mai fine a se stessa, ma aveva un peso specifico all'interno della storia. Quando così non era, ho preferito non sostenere nemmeno il provino. Ed è una scelta di campo che ho mantenuto anche nei periodi in cui magari ero ferma.[5]

"Io, Léa Seydoux (e Kristen Stewart)"

Intervista di Maria Laura Giovagnini, iodonna.it, 24 maggio 2022.

  • [...] l'idea di bellezza è soggettiva, non può esistere uno standard. Affascinante è chi si sente a proprio agio nel suo corpo e trasmette questa sensazione, questa "luce" agli altri.
  • [Su Léa Seydoux] [...] non risponde affatto allo stereotipo della star: umile, generosa, disposta a condividere la visione della scena...
  • [Su David Cronenberg] La prima volta che l'ho incontrato avevo paura ma, parlando per un'ora, ogni timore si è dissolto: è disponibile, aperto, non si pone certo da genio qual è. Calmo, tranquillo, calma anche a te. Dirige gli attori come fosse un concerto jazz, lascia che la tua creatività fluisca, si fida di chi sceglie dando poche e precise indicazioni. È anche divertente.

"Bisogna puntare sulle donne"

Intervista di Massimo Balsamo, ilgiornale.it, 29 settembre 2022.

  • Posso dire che la difficoltà estrema è ancora l'affermazione del talento. Viviamo in una società in cui l'apparenza sembra essere l'unica e sola verità. Dovremmo scardinare l'apparenza per fare affermare il talento. Bisogna cambiare sempre, è questa la gioia del nostro mestiere. Credo che con il tempo e con la tenacia sarà possibile abbattere i muri, ma oggi è ancora estremamente difficile. La cosa più importante è fare bene il proprio lavoro e farsi apprezzare per quello.
  • [«Che rapporto ha con la femminilità?»] È una componente dell'essere donna, non è necessario mortificarla. Può essere utilizzata su più livelli, e non su un livello svilente. Non ci trovo nulla di male a recitare personaggi sensuali [...] personaggi con una sensualità espressa su più livelli. Io con il mio corpo ho un rapporto molto libero, mi piace anche cambiarlo per i personaggi.
  • [«Il cinema di oggi valorizza le donne? O i ruoli sono ancora un po' troppo stereotipati?»] Secondo me bisognerebbe lavorare su questo soprattutto nel cinema. Nella serialità questa rivoluzione sta avvenendo, si sta puntando di più su ruoli più femminili. [...] Discorso diverso per il cinema, dove i ruoli sono ancora targettizzati: la bella, la dolce, la moglie, la santa o la prostituta. Ma il cinema dovrebbe parlare di contrasti: le cose non sono bianche o nere. Chi coglie la sfumatura, fa qualcosa di interessante.

Note[modifica]

  1. a b Dall'intervista di Laura Scafati, Denise Capezza: «Il mio mondo in una borsa», vanityfair.it, 13 dicembre 2018.
  2. Dall'intervista di Antonella Catena, Denise Capezza, su Prime Video: Non sono una donna pericolosa, mi disegnano così, amica.it, 29 aprile 2020.
  3. a b Dall'intervista di Francesco Canino, Denise Capezza: «I miei sogni tra serie tv, teatro e cinema», panorama.it, 30 aprile 2020.
  4. a b Dall'intervista di Camilla Ghirardato, Denise Capezza, stella nascente del cinema italiano, donnamoderna.com, 18 dicembre 2020.
  5. Dall'intervista di Francesca D'Angelo, Denise Capezza, baby of the future, rollingstone.it, 2 giugno 2022.

Filmografia[modifica]

Film[modifica]

Serie televisive[modifica]

Altri progetti[modifica]