Erasmo Recami

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Erasmo Recami (1939 – 2021), fisico italiano.

Citazioni di Erasmo Recami[modifica]

  • [Su Angelo Majorana, zio di Ettore] Cordiale, di bell'aspetto, e parlatore seducente, influenzava o affascinava chi gli stava vicino, ispirando naturalmente confidenza e solidarietà, quando non ammirazione. (da Il caso Majorana, Di Renzo, Roma 2008 (prima edizione: Mondadori, Milano, 1986, p. 43)
  • È probabile che al Majorana costasse troppo fare vivere i propri "pupi pirandelliani" di bravo membro di un Gruppo di ricerca[1], e più ancora di bravo figlio in una famiglia del Sud Italia con una madre di carattere dominante. È possibile quindi che il Majorana abbia abbandonato ogni cosa per le proprie esigenze interne e intime di equilibrio e pace.[2]
  • Fermi disse che se Ettore M., con la propria intelligenza, aveva voluto organizzare una scomparsa misteriosa, nessuno sarebbe mai più riuscito a risolverne il mistero.[2]

Einstein forever [modifica]

  • Einstein contribuì dunque in maniera sostanziale alla costruzione di questa nuova branca della fisica, ma in seguito la considerò solo come un prodotto intermedio e incompleto, allontanandosi (forse a ragione) dalla stragrande maggioranza degli altri fisici.
  • Uno degli eterni dilemmi della scienza sta nella scelta tra una descrizione continua e una descrizione discreta della natura fisica.
  • Possiamo quindi essere sicuri che, il giorno in cui faremo un viaggio di andata e ritorno fino alla stella più vicina con una velocità, diciamo, pari a tre quarti di quella della luce, al ritorno troveremo i nostri parenti e amici invecchiati quattro anni più di noi.
  • Ma Einstein ha rivoluzionato il nostro modo di fare e di vedere la scienza e il mondo naturale, ancor più, dal punto di vista filosofico. Prendiamo le cose, perciò, più alla lontana.
  • L'attività scientifica presenta nei millenni forti caratteri di continuità: essa non è nettamente separabile dalle altre attività dell'uomo, è pur sempre una creazione del suo spirito; potremmo parlare, anzi, di una «libera creazione», nello stesso senso in cui sono libere le arti o le matematiche.
  • Fare scienza non vuole certo dire redigere un catalogo di fatti (anche se questo può essere un necessario passo preliminare) bensì capirli, scoprendo ciò che resta costante nel loro manifestarsi.
  • La scuola tende a volte a inquadrare troppo la mente dei giovani entro forme preconfezionate.
  • La scienza cosiddetta moderna è nata, o rinata, in Europa forse perché qui il terreno fu in parte preparato dagli studi medievali della Patristica e della Scolastica, ispirati alla concezione di un Dio unico.
  • Per giudicare una teoria, Einstein spesso si domandava se – qualora lui fosse stato Dio – avrebbe creato il Cosmo in quel determinato modo.

Note[modifica]

  1. Enrico Fermi e i ragazzi di Via Panisperna.
  2. a b Dall'Intervista a Erasmo Recami — Il caso Majorana di Edoardo D'Elia, Rickdeckard.net.

Bibliografia[modifica]

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