Gaetano Previati

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Previati fotografato nel suo studio (1910)

Gaetano Previati (1852 – 1920), pittore italiano.

Della pittura[modifica]

Incipit[modifica]

Nella pittura la dipendenza degli effetti dai mezzi tecnici impiegati dal pittore oltrepassa sempre il legame che in genere si ritiene possa intercorrere fra tecnica ed arte.
Vale a dire che per quanto semplice ed intelligibile possa apparire il vero che l'artista si propone di raggiungere, avviene sempre che il risultato ottenuto si risenta di un carattere che non appartiene all'oggetto riprodotto, ma deriva dall'influsso della interpretazione tecnica della quale si è valso l'esecutore.

Citazioni[modifica]

  • Nel divisionismo il tratteggio ed i puntini non sono impiegati per un preconcetto dispregio del pennelleggiare largo e rapido, ma semplicemente per la necessità di accostare piccole estensioni di colori l'uno differente dall'altro in modo che l'occhio scorgendoli ne subisca una speciale impressione, detta di contrasto, effetto che non risulta senza questa speciale condizione. (cap. III, pp. 45-46)
  • Nulla di più vano [...] che volere separare la tecnica [del dipinto] dallo scopo nel quale si compenetra e considerarla per un pregio suo proprio indipendente dagli effetti che riesce ad imprimere nel riguardante. (cap. III, p. 53)
  • [...] non ostante gli effetti sorprendenti raggiunti dal divisionismo in conosciutissime opere, non ostante la divulgazione scientifica delle ragioni di questi effetti e della base di fatti inoppugnabili su cui riposano e si possono sempre riconfermare con l'esperienza; non ostante che la preoccupazione della luminosità si mostri sempre più estendersi nel campo pittorico facendosi argomento di innumeri dipinti le grandi scene del vero all'aperto e gli effetti di sole, il divisionismo rimane pur sempre fra le tecniche più discusse ed osteggiate della pittura contemporanea. (cap. IV, p. 60)
  • L'imitazione anche quando è copia servile contiene sempre in sé tanto che basti a separarla dalle opere originali perché lo scambio non avvenga che fra deboli intenditori della pittura, o se talvolta qualche scambio è avvenuto e dura, ciò è sempre in termini cosi limitati da dare ragione all'impossibilita di innalzare l'imitazione e la copia ad equivalenza colle opere imitate. (cap. X, pp. 149-150)
  • Nella vita di Raffaello fu bene osservato come il fuggevole impulso che ebbe di rivaleggiare con Michelangelo in quel carattere grandioso che non si attagliava alla sua più umana interpretazione del bello, abbia lasciato un solco visibile di debolezza nelle opere del divino artefice dove più davvicino sembra accostarsi al fare michelangiolesco e come la perfezione sua salga ad altezze mai più superate quanto più accentua quelle qualità che lo rendono eguale a se stesso. (cap. X, pp. 152-153)

Citazioni su Gaetano Previati[modifica]

  • Il Previati ha un'opera varia di generi, di argomenti e anche di maniere. È un maestro in divisionismo, un divisionismo suo proprio, e abbiamo visto la sua teoria, ma non di rado è tornato alla cosidetta vecchia maniera di dipingere con la quale, naturalmente, cominciò nel 1879 col quadro storico Gli ostaggi di Crema. (Enrico Corradini)
  • Pubblico, critica e colleghi, pur ammettendo la nobiltà delle intenzioni del Previati e l'afflato di poesia delle sue pitture, erano urtati da gravi scorrezioni di disegno, da toraci che sembravano vesciche, da braccia che avevano apparenza di salsicciotti, da mani che parevano artigli. I non benevoli si inalberavano, i benevoli (e meglio degli altri coloro che conoscevano dai banchi di scuola le scarse facoltà meccaniche del Previati, la sua incapacità a padroneggiare la forma), domandavano perdono di quel fatale peso morto d'insufficenza costruttiva, in grazia del sovrano spirito di poesia che, lottando duramente contro le proprie deficenze, egli era riuscito ad esprimere, sia pure imperfettamente e attraverso gravi lacune ed errori. (Enrico Thovez)
  • Questo è ciò che il Previati ha fatto: ha riportata l'arte religiosa, cristiana e celeste, dentro la sede da cui ha origine ogni sentimento religioso, dentro le profondità originarie dell'anima umana. In questo senso, e per questa ragione, giusta, profonda, è un pittore dentro l'anima. (Enrico Corradini)
  • Secondo il direttore della Galleria di Palazzo Pesaro, Gaetano Previati sarebbe il primo pittore del misticismo moderno, ne sarebbe anzi il massimo maestro; sarebbe un genio, verosimilmente l'unico genio della pittura italiana moderna. (Enrico Thovez)

Bibliografia[modifica]

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